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L'unione sarda. Sardegna invasa da liste civiche

Il 26 e 27 maggio le amministrative nei piccoli centri. Tra i partiti spuntano i grillini

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La Sardegna ritorna al voto tra mille incognite e nuovi scenari. Sì, perché anche nei grossi centri, domenica 26 e lunedì 27 maggio, è prevista un'invasione di liste civiche che scompaginerà gli assetti tradizionali dei maggiori schieramenti. La prima novità è l'esordio del Movimento Cinque Stelle in molti dei 36 Comuni chiamati alle urne. Difficile parlare di centrodestra contro centrosinistra davanti a una situazione che appare frammentata. Anche nelle uniche due città sopra i 15 mila abitanti in cui si terrà il ballottaggio (domenica 9 e lunedì 10 giugno), Assemini e Iglesias, si prevede una fuga dai simboli di partito, con una decina di civiche in lizza.
IL QUADRO A Iglesias tre saranno legate all'Udc, che si presenterà senza simbolo, come annunciato da Giorgio Oppi. A proposito: il leader scudocrociato non si candiderà al Consiglio comunale. L'unica certezza è che a liberare il Municipio dal commissario non sarà l'ultimo primo cittadino, Luigi Perseu. Quanto al resto solo illazioni. Per la guida delle tre civiche di matrice democristiana ora corre il nome di Gianmarco Eltrudis, ma non ci sono conferme dirette. In ballo anche altre due civiche di centrodestra: una legata al riformatore Roberto Frongia, l'altra vicina al vicesindaco uscente Maurizio Cerniglia, ex Pdl approdato a Scelta civica. Non è da escludere che anche Unidos di Mauro Pili, rappresentato in città dall'ex sindaco Paolo Collu, possa presentare una sua formazione: federata con chi e riferita a quale candidato sindaco è ancora da capire. E il Pd? Dovrebbe correre con Sel, ma ancora non si sa chi candiderà. Di sicuro non Marta Testa, che ha manifestato la sua indisponibilità. Ci saranno i grillini, che riveleranno il nome del loro portabandiera alla presentazione delle liste. Faranno lo stesso ad Assemini, dove gli ispiratori del raggruppamento sarebbero ex amministratori comunali e dove il Pd farà le primarie. Con cinque, e non sei candidati, visto che mercoledì si è ritirato Fabio Meloni. Si vota domenica: saranno della partita il sindaco storico Luciano Casula, Anna Maria Cadeddu, Giuseppe Berretta, Ignazio Nioi e Doreid Mohamed. Sel potrebbe correre da sola come Fortza Paris, che lo ha già annunciato. Udc, Riformatori e Psd'Az stanno valutando cosa fare. Nessun segnale dal centrodestra: non è escluso il clamoroso ritorno in pista di Paolo Mereu, primo cittadino fino al commissariamento.
LE ALTRE SFIDE Ma la partita delle Comunali è rilevante anche in altri paesi che, pur non votando con il doppio turno, rivestono un'importanza politica e storica. Come Galtellì, che sceglie il successore del sindaco Renzo Soro, oppure Cabras, dove il sindaco uscente Cristiano Carrus, pidiellino, a capo di una civica di centrodestra, sfida di nuovo l'ex segretario della Cisl oristanese Ivo Zoccheddu, anche lui civico ma più spostato verso il centrosinistra. In lizza pure altre due liste: una di area sardista, l'altra mista. Fermento a Macomer: il centrosinistra deve ancora fare le primarie e tra le candidature c'è quella di Giuseppe Pirisi, ex consigliere regionale, segretario provinciale del Pd. Candidatura che non piace a Sel, che ha una linea decisa contro l'inceneritore di Tossilo non condivisa in toto dai Democrats. Infatti Sel è alleata con la civica Macumere 2013 e candida l'imprenditore Gavino Guiso. Il centrodestra le primarie le ha già fatte e a vincerle è stato il segretario provinciale sardista Antonio Succu. Ma un'altra parte dello schieramento sosterrà la lista del sindaco uscente Riccardo Uda. Attesa anche a Senorbì dove, dopo una legislatura (conclusa con il commissariamento), prova a riprendere le redini del Municipio Adalberto Sanna dell'Udc. Non si sa che cosa farà l'area pidiellina, mentre il centrosinistra punta su Luigi Conti. Ci saranno i grillini, come a Maracalagonis, dove si ripete lo scontro tra due civiche moderate: quella dell'uscente Antonella Corona opposta a quella che fa capo al sindaco storico Mario Fadda, esponente dell'Udc. C'è poi Marco Cantori, già comandante della polizia municipale di Quartu e Iglesias e ora in servizio a Selargius. E se a Ortacesus, dopo l'esperienza alle politiche con Mir, si ripropone il primo cittadino uscente Fabrizio Mereu (opposto a Maria Carmela Lecca), a Budoni si parla come possibile candidato dell'ex presidente del Consiglio comunale Pd ora Idv Manlio Cossu. Non dovrebbe essere della partita il sindaco Pietro Brundu.
ZONA MILITARE A Teulada, 7.200 ettari di servitù militari, si cerca il successore di Gianni Albai, morto in autunno. Ma non sarà il suo vice Ignazio Loi, in carica come reggente, che si è tirato fuori. Nel centrosinistra si parla di una civica capeggiata da Tore Mocci. Infine Decimomannu, sede della base dell'Aeronautica. Nel centrosinistra ci sarà lo scontro tra due civiche ispirate da altrettanti esponenti di spicco della corrente andreottiana ai tempi della Dc: Tonino Tidu ed Eliseo Secci, quest'ultimo ex assessore regionale al Bilancio nella Giunta Soru. Tuttavia non si esporranno in prima persona. L'unica candidata, per ora, è Cristina Gai della civica Cittadini per Decimomannu.
PICCOLISSIMI Infine una curiosità: sono Boroneddu e Modolo, con 165 abitanti, i paesi più piccoli al voto.
Lorenzo Piras

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