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L'unione sarda. Colle, è guerra sui delegati

I rappresentanti del Consiglio per l'elezione del nuovo capo dello Stato

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Il 18 aprile, a Montecitorio, inizieranno le votazioni per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica ed entro giovedì i Consigli regionali dovranno procedere alla nomina dei loro rappresentanti per la seduta comune del Parlamento. Questi ultimi saranno chiamati a scegliere il nuovo inquilino del Colle, assieme ai 630 deputati e 315 senatori (oltre i tre a vita) eletti nello scorso febbraio. Quasi tutte le Regioni hanno già provveduto, mentre la Sardegna aspetterà martedì.
Per prassi i posti riservati all'assemblea legislativa di via Roma andavano al governatore, al presidente del Consiglio regionale e al capo dell'opposizione. Questa volta l'unico posto già assegnato è quello di Ugo Cappellacci, mentre sugli altri niente è scontato.
La posizione della presidente Claudia Lombardo sembra essere, infatti, messa a rischio dalla fronda interna al Pdl: i duri attacchi che ieri le sono stati indirizzati nel corso del convegno in cui il governatore ha ufficializzato la sua ricandidatura e la scelta di formare (assieme a Mario Diana) un gruppo a sé fanno tendere il barometro verso la burrasca. Ma il Pdl avrà la forza e la determinazione per trascinare sino alle estreme conseguenze dello strappo istituzionale la lotta in corso tra Cappellacci e la Lombardo? E cosa faranno le altre forze politiche della maggioranza, che saranno a questo punto determinanti? Per ora è un mistero, anche se il capogruppo del Pdl Pietro Pittalis viene indicato come l'alternativa più accreditata.
Una piccola fronda sembra essere presente anche tra le fila dell'opposizione. In molti continuano a dare per scontata l'investitura del capogruppo del Partito democratico Giampaolo Diana, ma non mancano le opinioni diverse. Renato Soru avrebbe sondato le intenzioni di qualche suo compagno di gruppo, mentre altri esponenti dell'opposizione hanno in animo di proporre una donna e, nello specifico, Francesca Barracciu.
Ancora un paio di giorni e sapremo se anche l'elezione dei delegati sardi per il voto sul futuro inquilino del Quirinale diventerà motivo di scontro in Aula.
Anthony Muroni

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