Scontro frontale tra due auto in galleria e traffico paralizzato per oltre un'ora ieri mattina sulla strada statale 389 che collega Nuoro con Lanusei. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per mezz'ora per liberare due persone anziane dall'abitacolo di una delle vetture, semidistrutta nel violento impatto. I feriti (tre, compresa la conducente dell'altra auto) sono ricoverati in ospedale ma non corrono pericolo di vita. Per più di un'ora, durante le operazioni di soccorso e i successivi rilievi, nel tratto dell'arteria che unisce il capoluogo di provincia all'Ogliastra si sono formate lunghe code. Una settimana fa, sulla stessa strada, un altro scontro frontale. Un impatto che era costato la vita a Francesca Lippi, 54 anni, nuorese.
L'IMPATTO Ieri l'incidente è accaduto verso le 9,30. Una Panda diretta verso il capoluogo barbaricino, con a bordo due persone, ha imboccato il tunnel di Teulargiu, nei pressi di Mamoiada. Il conducente dell'auto ha perso improvvisamente il controllo del mezzo invadendo la corsia sulla parte opposta della carreggiata. Proprio in quell'istante sopraggiungeva dalla direzione opposta una Polo condotta da una donna, la quale, resasi conto del pericolo, ha cercato di evitare l'impatto senza però riuscirci. Alcuni automobilisti, sopraggiunti sul posto subito dopo l'accaduto, hanno subito lanciato l'allarme per i soccorsi.
I SOCCORSI Gli uomini della polizia stradale hanno effettuato i rilievi di rito, mentre il carro attrezzi ha rimosso i veicoli distrutti. I dipendenti dell'Anas hanno provveduto a ripulire dai detriti la carreggiata. Soltanto dopo oltre un'ora di interruzione del traffico è stato possibile ripristinare la circolazione sull'importante arteria che collega il capoluogo barbaricino con l'Ogliastra.
I DISAGI Sulla 389 si sono formate lunghe code a valle e a monte del tratto bloccato a causa dell'incidente. Il blocco ha riguardato entrambe le direzioni di marcia. Mentre gli agenti della Stradale ultimavano i rilievi, gli automobilisti in viaggio da e per Nuoro hanno dovuto percorrere la vecchia strada che porta a Mamoiada.
Roberto Tangianu