Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Premiati al Vinitaly: «Merito solo della terra»

MAMOIADA. Riconoscimento a due produttori biologici

Condividi su:

Mamoiada regina del Vivit 2013, vigne vignaioli terroir, al Vinitaly di Verona e della rassegna Vini veri di Cerea: nella top ten della categoria produzioni biologiche e naturali (stilata da 200 assaggiatori esperti tra 700 prodotti in gara), il primo posto è andato al cannonau riserva Barrosu della cantina Giovanni Montisci e Francesca Sale, il quarto a Grassia di Sedilesu. Una sfida di tutto rispetto che ha visto confrontarsi fior fiori di gioielli del comparto enologico come Barolo e Brunello di Montalcino. Raggiunto al telefono mentre è in procinto di prendere l'aereo per tornare in Sardegna, Montisci dribbla i complimenti: «Un buon vino inizia dalla vigna. È da lì che comincia tutto, dalla cura non chimica pur certosina del vitigno, ceppo per ceppo. Un po' di zolfo è più che sufficiente». Il resto solo azioni superflue e che minano la purezza, non necessarie se la dedizione fa rima con amore. Tra pudore e gioia mascherata, Giovanni Montisci dedica il riconoscimento alla propria terra: «È lei a dover essere premiata, gli esperti che hanno tributato tale approvazione al nostro prodotto in realtà hanno plaudito al territorio in cui esso viene concepito. Perché senza una buona terra, non ci può essere un buon vino». Fresco ed elegante, il Barrosu riserva ha iniziato in sordina nel 2005 a varcare il mare, e ora sfavilla nelle nicchie d'eccellenza di Stati Uniti, Canada, Giappone, Nord Europa. ( fr. gu. )

Condividi su:

Seguici su Facebook