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L'unione sarda. «In uno Stato sardo voterei Gigi Riva»

UGO CAPPELLACCI. Il governatore: manca un nome che unisce

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Governatore Ugo Cappellacci, pronto per votare il nuovo capo dello Stato?
«Sì, anche se con un po' di disagio».
Perché?
«Peppino Garibaldi, interpretato da Bisio nel film “Benvenuto presidente!” risponde chiaramente alla situazione in atto. Con centrodestra e centrosinistra che non sanno chi scegliere e votano un Giuseppe Garibaldi rintracciato in un paesino di montagna».
La sua è una provocazione?
«Certo. Credo che quella italiana sia una democrazia abbastanza matura per eleggere il Capo dello Stato senza grandi elettori».
Come saluterà Napolitano? Quando venne nell'Isola si presentò come garante della rinascita.
«Gli dirò che i suoi appelli sono caduti nel vuoto: il governo Monti è stato sordo verso la Sardegna».
Prodi, Finocchiaro, Marini e D'Alema: chi ha il profilo più vicino alle esigenze sarde?
«La prossima domanda?».
C'è un nome che lei preferirebbe più di altri?
«Farei quello di Gianni Letta. Ma ho difficoltà a immaginare una figura che unisca il Paese in questo momento e a ritrovarmi in sentimenti di unità nazionale davanti a sperequazioni che durano da cinquant'anni».
Quindi?
«Se dovessi immaginare una figura di questo tipo, ma per un ipotetico Stato sardo, direi Gigi Riva. In Italia non vedo in giro un Gigi Riva».
In presenza di un'intesa anche sul governo, Berlusconi darebbe l' ok per un pd al Colle.
«Penso che sia indispensabile trovare quanto prima un accordo di governo».
Il suo voto sarà in linea con quello dei parlamentari pidiellini?
«Il mio sarà un voto secondo coscienza. Ovviamente non potrà non tenere conto dei valori in cui mi riconosco».
Che cosa pensa delle Quirinarie del M5S?
«Non tutto è oro quel che luccica. In queste ore sta emergendo un mondo disomogeneo e che fa temere la deriva qualunquista».
E della spinta per una donna presidente della Repubblica? Tra gli altri, i grillini propongono Emma Bonino.
«La Bonino non interpreta i valori in cui credo. Penso ci siano donne che li interpretano meglio».
Un nome.
«Lo tengo per me».
Con gli altri grandi elettori sardi ci sarà “consultazione”?
«Ho detto che voterò secondo coscienza».
Secondo lei, alla fine, Pd e Pdl formeranno un governissimo?
«Me lo auguro per il Paese».
E se fosse guidato dal suo amico Fabrizio Barca, in carica come ministro per la Coesione?
«Ho stima di Barca. È uno dei pochi ministri con cui si è potuto costruire qualcosa per l'Isola».
Lorenzo Piras

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