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L'unione sarda. Sardi dilettanti, lo chef se ne va

ALGHERO. La città perde l'unica cucina stellata Michelin: «Apro in piazza Rossa»

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Dopo dieci anni arriva il tempo di cambiare». Lo chef Cristiano Andreini chiude l'omonimo locale nel cuore del centro storico di Alghero e vola a Mosca, dove a settembre inaugurerà un ristorante italiano all'interno del cinque stelle luxury Hotel Nacional.
ALGHERO PERDE LA STELLA Dalla stretta e acciottolata via Arduino alla Piazza Rossa, patrimonio dell'umanità per l'Unesco, un cambio di passo drastico, che priva la città dell'unica cucina stellata Michelin e del primo ristorante nell'Isola per la guida Espresso 2013.
Colpa della crisi, ma non solo. Forse gli algheresi e i sardi, in generale, non sono proprio dei palati fini. Il mago dei fornelli non lo vuole dire apertamente, ma la sua cucina rivoluzionaria, riconosciuta dai gourmet come "il miglior posto dove sedersi a mangiare", in questi due lustri tra gli algheresi non è che abbia ottenuto un grandissimo riscontro. Insomma, non si faceva certo a gomitate per accaparrarsi un tavolo apparecchiato alla francese. Nemo propheta in patria, verrebbe da dire.
«Io lo dico sempre - commenta Cristiano - se nel menu vengono a mancare gli gnocchetti, allora diventa davvero problematico. A parte le battute, la verità forse è che ancora non c'è la cultura per una cucina diversa». La sua, comunque, tiene a precisare, non è una fuga, «piuttosto l'esigenza di raccogliere le idee, le ispirazioni e le emozioni di cui il mio mestiere non può fare a meno».
FIGLI D'ARTE Il cuoco che dal 2009 ha ottenuto l'ambita stella Michelin confermandola nei tre anni successivi, il 31 dicembre ha servito l'ultima cena nel locale storico tra le antiche mura, gestito con il fratello Gianluca.
Figli d'arte (il padre Sergio, chef apprezzato, ha insegnato l'arte culinaria per diversi anni all'Istituto Alberghiero di Alghero), entrambi hanno lavorato nelle migliori tavole italiane e europee. Andreini in Riviera era un istituzione, le guide gastronomiche lo riconoscevano come una eccellenza, faceva parte del circuito de Jeunes restaurateurs d'Europe e nel 2012 è stato incoronato dall'Espresso come "Migliore Pasta dell'Anno". La stella Michelin arriva nel Natale del 2009 ed è una consacrazione, dopo anni di duro lavoro. Ma non basta, evidentemente, per continuare a restare ad Alghero.
IL FUTURO A MOSCA «Il nostro futuro è ancora da scrivere, un po' come per tutti - prosegue Cristiano - è un periodo delicato, dove non è facile sostenere un'attività economica, ma amo le sfide e non i vittimismi. Questo non significa cancellare un periodo così intenso, ma proiettarsi semplicemente verso altre avventure, quelle che rendono migliore la vita di un uomo e di un professionista, anche un po' artista e pazzo come un cuoco deve essere».
Il presente lo sta vivendo in Russia, a Mosca, al Nacional. «La proprietà mi ha contattato alcuni mesi fa - racconta - alcuni delegati erano venuti ad Alghero a mangiare nel mio ristorante. Sono piaciuto, cercavano un'anima italiana all'interno del loro staff e l'hanno trovata. La mia decisione di trasferirmi in Russia - aggiunge - rappresenta un po' tutto ciò che desideravo in questo momento della mia vita e della mia carriera: un luogo e un popolo da scoprire, una città affascinante da vivere e conquistare».
Per il momento Cristiano Andreini sovrintende alla cucina dell'albergo di lusso, con un menu che comprende i classici piatti della tradizione italiana, dalla Sicilia al Piemonte. In lista, ovviamente, anche il suo personale menù "degustazione", «i famosi tagliolini in crosta e la fregola - dice - non potevano certo mancare». L'Hotel Nacional è impegnato ora in una radicale opera di ristrutturazione che comprende camere e cucina. A settembre il taglio del nastro del nuovo "Andreini" destinato a diventare un punto di riferimento per i buongustai russi. Le ricette cambiano, ma gli ingredienti rimangono gli stessi: creatività e gusto, fantasia e prodotti di prima qualità, per pietanze complesse, dai sapori eleganti.
L'INVITO A TAVOLA E su una eventuale riapertura di "Andreini" ad Alghero, lo chef non si sbottona più di tanto, ma si limita a lanciare un messaggio ai suoi concittadini: «in quel caso aspetto tutti quegli algheresi che sono mancati negli anni passati». Chi vuol capire capisca.
Caterina Fiori

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