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La nuova sardegna. Boom di cremazioni nell’isola.

A Cagliari cinquanta salme al mese, a Sassari sono 235 dall’inizio dell’anno.

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di Chiaramaria Pinna.

SASSARI Dal momento che anche il 'caro estinto' soffre la crisi, meglio un funerale low cost. E così aumentano le cremazioni. In Italia, e anche in Sardegna il trend è in crescita. «A Sassari, dall’inizio dell’anno tra salme e resti mortali siamo arrivati a 235 operazioni» spiega il direttore del cimitero Michele Bonomi. A Cagliari nel 2011 sono state 368(126 sono arrivate da altri Comuni), e quest’anno sono 50 al mese. Mediamente un funerale tra bara, carro funebre, fiori, servizi vari, costa in Italia 4.050 euro, escluso l'acquisto del loculo, che a Sassari, spiega Bonomi «è di 900 euro a fronte dei 1700 per una tomba». E si parla di concessione trentennale. Secondo il Codacons, che ha svolto una indagine, il costo del funerale è cresciuto del 15,7% rispetto a 3 anni fa, e al Sud comunque è più caro anche del 20%. Sarà anche per questo motivo che negli ultimi anni il 35% degli italiani scelgono di pagare una cerimonia funebre a rate e molti sono i casi in cui, prima della dipartita, il caro estinto lascia pagata l’ultima cerimonia. Ma la cremazione è l’operazione meno cara. «Dal 2010, data in cui è cominciato il sevizio – spiega l’assessore responsabile per il Comune di Sassari, Michele Asara – c’è stato un incremento della domanda. Il forno lavora ormai a pieno ritmo nei due giorni a disposizione».Il costo? 400 euro per i residenti e 450 per chi viene da fuori. La struttura è gestita da una società, la Sacramati del veneto Roberto Sacramati e dei sassaresi Paolo Montresori e Toto Merella. Le spese sono all’osso: la bara è in legno sottile e non costoso e se la scelta finale sarà la dispersione non ci sarà più un euro da pagare. Di ben altro tenore sarà se chi resta sceglie di tenere sempre con sé il proprio caro che diventerà addirittura prezioso: l’ultima frontiera del business è realizzare diamanti dalle ceneri dei defunti. Un diamante, si sa, è per sempre, e oggi è possibile realizzare pietre certificate dalle ceneri di cremazione così da rendere omaggio alle preziose vite tenendole sempre con noi. Il procedimento chimico-fisico è lo stesso grazie al quale si ricavano i diamanti sintetici: l'unica differenza è che le sostanze utilizzate saranno le ceneri del defunto. La spesa è intorno ai 7mila euro. Meno del doppio di un classico funerale per un ciondolo o un ferma carte.

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