Fidanzati e coniugi. Coppie unite nella vita e nella morte. Violenta. Casi rari. L'ultimo risale al 3 settembre 2008: due giovani di Irgoli, Sara Cherchi e Mario Mulas , vengono uccisi a fucilate mentre rientrano a casa. L'assassino, Andrea Dessena, è convinto che Mulas e il fratello della ragazza abbiano bruciato la sua macchina.
Quattro anni prima, il 3 dicembre 2004 vengono ammazzati Nino Ferrai e Mariangela Bangoni , marito e moglie di Tortolì. Cadono sotto numerosi colpi di fucile mentre percorrono una stradina di penetrazione agraria. Le due morti sono legate alla scomparsa del figlio della coppia, Marco, 27 anni, di cui non si hanno notizie dal 21 settembre di 9 anni fa. I genitori lo hanno cercato senza sosta ma le loro indagini vengono interrotte a colpi di lupara.
È legato a un mistero anche quel che accade il 13 ottobre 2003, quando Maria Liscia e Mario Buttau vengono freddati davanti al loro podere di Bacu e' Suiles. Secondo il fratello di Mario, Ferdinando Buttau, la coppia sapeva qualcosa dell'omicidio di Rosanna Fiori, assassinata a Villanova il 3 ottobre 2001. Decide di vendicarli ma viene ucciso prima, il 22 agosto 2005.
Il 13 febbraio 1997 la morte di Luigi Piras e Margherita Fancello , imprenditore e casalinga, sciocca Urzulei. La coppia viene uccisa a fucilate da un pescivendolo di 52 anni, Carlo Fara, nel soggiorno della sua abitazione a Porto Frailis. I coniugi si recano a casa dell'uomo insieme all'ufficiale giudiziario per pignorare la casa data a garanzia di un debito.
Il massacro di una delle famiglie più note della Barbagia non ha ancora trovato neppure il movente: nelle campagne di Oliena, il 30 maggio 1993, una scarica di pallettoni spegne la vita di Vanni Ruggiu e Caterina Podda e del figlio Piercosimo. Sono i proprietari dell'hotel “Ai monti del Gennargentu”, aperto nel 1970. Il figlio era stato arrestato, e prosciolto dopo 26 mesi di carcere, per il sequestro di Salvatore Scanu.
Rossano Carta e Antonella Sanna vengono uccisi mentre rientrano nella loro casa di Serrenti, sotto un acquazzone. È il 15 novembre 1990: il pensionato Mario Sanna apre il fuoco per questioni di vicinato. La figlia della coppia, 9 anni, tenta di strappare la madre alla morte trascinandola nel cortile mentre i due fratelli di sette e due anni sono in casa.
Negli anni Ottanta l'orrore porta la firma del mostro di Arbus: il 13 settembre 1982 Sergio Curreli mette a segno uno dei delitti più orribili della sua lunga serie, l'unico che negherà, forse per vergogna. Le vittime sono due fidanzati di 41 e 25 anni, Sigfried Heillmann eed Elke Marie Jager , turisti tedeschi in vacanza nella marina di Arbus. Il killer li sorprende all'interno del loro camper: prima violenta la donna, poi uccide entrambi. Curreli all'inizio confessa poi nega. Ma la moglie lo accusa: è stato lui, i due tedeschi avevano investito la sua cagnetta.
Sei anni prima, a Cabras, il 19 dicembre 1976, un furto finisce nel peggiore dei modi. Francesco Antonio Figus e Monserrata Atzori , pensionati ultrasettantenni, sono a casa. Salvatore Cabitza, uno sbandato di 21 anni, rompe il vetro di una finestra che dà sul retro e si introduce nell'abitazione. I due coniugi si accorgono dell'intrusione ma il giovane non si perde d'animo e chiede soldi. Gli anziani si rifiutano di consegnare i risparmi e il ladro perde la testa. Afferra una sedia e colpisce l'uomo ripetutamente, poi lo finisce con un bastone. Quindi con un coltello colpisce al cuore la moglie. Mette a soqquadro la casa in cerca di denaro e scappa con 450 mila lire.
M. Francesca Chiappe
