Dal nostro inviato
Marilena Orunesu
ORANI L'urto sul guard-rail centrale, poi lo schianto contro quello laterale, vecchio e arrugginito. Il volo di dodici metri nella scarpata, l'auto si ribalta, si ferma vicino al letto di un torrente tra tanto dolore attorno. Muore così, il giorno del suo diciannovesimo compleanno, Roberto Muggittu, studente di Mamoiada, allievo del liceo scientifico Fermi di Nuoro. Torna a casa da una festa a Oristano con tre amici, finiti all'ospedale San Francesco. Sono fuori pericolo.
L'INCIDENTE Succede ieri mattina, intorno alle 7.45, sulla 131 Dcn, all'altezza del bivio di Oniferi, in direzione Nuoro. La Lancia Y bianca con i quattro amici viaggia verso Mamoiada. Al volante Davide Cardenia, di 21 anni. Con lui ci sono Matteo Morelli, di 19 anni, Juri Osini, di 23, e Roberto Muggittu. Sono tutti di Mamoiada. Tornano da una notte di festa a cui Muggittu, appassionato di musica e di enologia, è invitato. Ma in una semicurva, in territorio di Orani al limite con Oniferi, all'altezza del chilometro 41, l'auto sbanda. Si sposta sulla carreggiata sinistra e finisce nello spartitraffico centrale. Poi vira completamente a destra, sfonda il guard-rail laterale, vecchio e fuori norma. È ormai incontrollata. Abbatte un albero della scarpata e vola giù. Si ribalta e si blocca con le ruote per aria.
I SOCCORSI Un pastore sente il botto e dà l'allarme. Arrivano gli operatori del 118, gli agenti della polizia stradale, i vigili del fuoco. Accorrono le ambulanze. Ai soccorritori le condizioni di Roberto Muggittu appaiono subito molto gravi. L'équipe del 118 cerca di rianimarlo. Poi lo accompagna in gran fretta al “San Francesco”, una decina di chilometri fatta quasi d'un fiato. Ma la corsa non basta a strappare il giovane alla morte. Il destino, tragico, se lo porta via proprio il giorno del compleanno tra il pianto dei familiari e dei tanti amici della scuola che abbandonano libri e lezioni e corrono verso l'obitorio.
LE REAZIONI Gli altri tre giovani sono feriti, ma non in modo grave. Morelli ha un trauma cranico. Gli altri stanno meglio. In città, come a Mamoiada, la tragedia di Roberto Muggittu suscita grande impressione. Non c'è solo lo sconforto degli amici del liceo dove frequentava la quinta. Il padre, Peppino, è titolare di un negozio di attrezzature agricole in viale Ciusa. E a Mamoiada, dove vive, si occupa del vigneto frequentato con grande entusiasmo anche dal figlio.
LE IPOTESI Gli agenti della Polstrada regolano il traffico per consentire l'intervento dei vigili del fuoco. E fanno i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell'incidente. In piedi varie ipotesi, dal colpo di sonno alla presenza di un animale che potrebbe aver provocato il terribile schianto.