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L'unione sarda. Bomba contro l'auto di Siotto

NUORO. Attentato in centro, distrutta la macchina del presidente dell'Ordine forense

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Due candelotti di gelatina sotto l'auto. La deflagrazione, in pieno centro a Nuoro, fa a pezzi il motore della Honda Jazz e spezza la serenità del presidente dell'Ordine degli avvocati, Priamo Siotto, e della moglie Maria Giovanna Garippa. Sono passate le 5 di ieri notte, in via Spanu, davanti al seminario, nel cuore della città.
L'ESPLOSIONE La bomba, di medio-basso potenziale, sta sotto la ruota anteriore sinistra della vettura in uso alla moglie di Siotto, avvocato pure lei. La Honda Jazz è parcheggiata davanti al palazzo dove la coppia abita e ha lo studio legale. In quel momento è fuori. Una telefonata la raggiunge ad Alghero. Quindi, il ritorno precipitoso a vedere l'auto devastata, i vetri in frantumi delle finestre della famiglia Dedola, i vicini di casa, il lavoro degli artificieri, della Squadra mobile, dei vigili del fuoco e a cercare di capire.
FATTO INSPIEGABILE «A parte il dispiacere sono preoccupato, si perde la serenità nel lavoro. È un atto inaspettato», commenta Priamo Siotto che è anche presidente regionali delle Curie sarde. È impegnato nella difficile vertenza sfociata nello sciopero degli avvocati fino al 31 maggio. Guida la battaglia per rivendicare più giudici nel Tribunale, ma sempre con equilibrio. «Nell'ultima settimana ho firmato una ventina di deroghe, non ho mai rigettato un'istanza», dice a proposito di chi, per esigenze dei clienti o altro, si dissocia dalla protesta. Da civilista non si occupa di processi penali. Per il Banco di Sardegna segue esecuzioni immobiliari e vendite all'asta. «Ma lo faccio da vent'anni», precisa. Movente possibile? «Noto che questo in città è il terzo o quarto attentato a un avvocato», dice pensando alle auto sventrate ai colleghi.
SOLIDARIETÀ Il presidente della Camera penale di Nuoro, Francesco Lai, e il direttivo sono i primi a esprimere solidarietà e condanna del “grave e vigliacco atto intimidatorio”. Ricordano i precedenti. «Gesti simili - scrivono - colpiscono non il singolo ma l'intera avvocatura che rappresenta ed esercita un'imprescindibile funzione di tutela dei diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino. In quest'ottica, non senza sacrificio, gli avvocati nuoresi sono promotori di numerose iniziative per ottenere l'assegnazione di un maggior numero di magistrati con l'unico scopo di addivenire a una più rapida definizione dei procedimenti». Da Roma fa sentire la sua voce l'Organismo unitario dell'Avvocatura italiana (Oua), massima rappresentanza politica della categoria. Il presidente Nicola Marino: «La violenza non potrà intimidire l'attività di tutela dei diritti dei cittadini, l'avvocatura è un baluardo a difesa dei valori costituzionali. Non abbiamo paura, la nostra professione è una testimonianza costante di legalità, nessuna bomba ci farà arretrare».
REAZIONI Esprime solidarietà Michele Schirò, responsabile regionale del Pd per la Giustizia. Il capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Pietro Pittalis: «Il malessere con il quale spesso viene caratterizzato il Nuorese non può giustificare alcun attentato contro le persone, in particolare verso un uomo perbene, un professionista attento e stimato, impegnato a sostegno della categoria e di importanti rivendicazioni per il buon funzionamento della giustizia. Sono certo che questo episodio increscioso non attenuerà l'azione di Siotto». Intanto, il blogger Graziano Siotto annuncia su facebook una manifestazione di solidarietà oggi alle 20 in via Spanu.
Marilena Orunesu

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