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L'unione sarda. Alla Coldiretti la battaglia sul pecorino rumeno

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Vittoria della Coldiretti per la difesa del Made in Italy e contro la delocalizzazione delle produzioni tipiche fuori dall'Isola.
Il Tribunale di Sassari ha integralmente rigettato la richiesta di risarcimento danni proposta dalla società Fratelli Pinna e dalla Roinvest, azienda controllata sempre dal gruppo caseario sardo ma operante i Romania, condannando entrambe alla rifusione delle spese in favore della Coldiretti e di RTI Spa, la società editrice dei programmi Mediaset. A renderlo noto è stata la stessa Coldiretti in una nota, esprimendo apprezzamento per la positiva conclusione giudiziaria della vicenda del Pecorino prodotto in Romania dalla società Lactitalia controllata dalla Roinvest, che fa capo appunto alla famiglia Pinna e a suo tempo partecipata dalla Simest controllata dal ministero dello Sviluppo economico. Solo di recente, dopo che la notizia era diventata di dominio pubblico, la Simest, la società che si occupa di favorire gli investimenti esteri delle società italiane, ha deciso di rinunciare alla partecipazione azionaria nella Roinvest, azienda che in Romania produce formaggi tra cui alcuni tipi di pecorino e vaccino.
«È una vittoria della trasparenza e della legalità che ci rafforza nella convinzione che, contro chiunque metta in discussione la verità e l'onorabilità di chi rappresentiamo, andremo sempre fino in fondo con determinazione e agiremo in tutte le forme e in ogni sede», ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. La questione decisa dal Tribunale di Sassari aveva tratto origine dalle manifestazioni pubbliche degli agricoltori e pastori della Coldiretti, delle associazioni dei consumatori e da 2215 comuni, 12 regioni, 26 province, 41 Camere di commercio e 119 Comunità montane.

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