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L'unione sarda. Csl-Cesil, precari in pressing «Si faccia subito la delibera»

LAVORO. Sit-in di protesta sotto il palazzo di via Roma

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Non si placa la protesta dei 360 operatori precari dei Csl e dei Cesil. Dal primo gennaio scorso la maggior parte di loro non ha ottenuto il rinnovo dei contratti. Ieri mattina davanti al palazzo del Consiglio regionale oltre 40 lavoratori, supportati da Fp Cisl, Cgil Fp e Uil Temp, hanno promosso un sit-in.
Dopo l'occupazione temporanea dei locali dell'assessorato regionale del Lavoro, hanno deciso di ritrovarsi in via Roma con l'obiettivo di sollecitare la convocazione di una seduta straordinaria della Giunta. La risoluzione della loro vertenza, sostengono gli operatori, dipende dall'approvazione di due delibere. L'assessore regionale del Lavoro Mariano Contu, che ha incontrato lunedì pomeriggio i sindacalisti e alcuni di loro, ha assicurato che i documenti sono pronti e che saranno sottoposti presto all'attenzione dell'esecutivo. Una delibera è incentrata sull'applicazione della legge regionale numero 3 e prevede l'assunzione degli operatori da parte dell'Agenzia regionale del lavoro fino al 31 dicembre prossimo. La seconda riguarda la modifica alla legge 20, con la possibilità di attuare una territorializzazione dell'Agenzia e la stabilizzazione dei 360 precari dei Csl e dei Cesil con un concorso pubblico.
Per giovedì mattina al presidio di viale Trento, operativo dal 28 gennaio, è convocato un incontro tra i lavoratori. «Valuteremo le prossime azioni», ha spiegato Gigi Floris, portavoce degli operatori precari, «in attesa che le due delibere vengano approvate, come ha promesso l'assessore, nella prossima seduta della Giunta». (e.b.)

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