Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Delitto Contena: archiviato

SAN TEODORO. In una nota la resa dei carabinieri a sette mesi dall'omicidio

Condividi su:

Impossibilità o incapacità? Difficile dirlo. Sta di fatto che a sette mesi dall'omicidio di Luigi Contena, imprenditore di origini orunesi, ucciso con un colpo di fucile alla testa a San Teodoro, i carabinieri gettano la spugna. E la Procura di Nuoro, d'accordo con gli investigatori dell'Arma, ha deciso di chiedere l'archiviazione del caso. Lo scrivono gli stessi militari in una nota diffusa ieri spiegando le ragioni della scelta. Cioè, che il tempo trascorso da quella mattina del 3 ottobre scorso non ha portato alcun risultato.
TROPPI NEMICI Il problema della clamorosa decisione sarebbe legato al movente. Erano in tanti, anche troppi - stando ad alcune indiscrezioni trapelate - i nemici di Contena. Difficile, quindi, dare un volto e un nome all'uomo che ha sparato all'imprenditore. «A questo punto - si legge nel comunicato - la comunità di San Teodoro si interroga sulla sicurezza nel suo territorio, anche alla luce del secondo omicidio avvenuto nell'arco di pochi mesi, e sempre in danno di un imprenditore, Bernardo Asproni. Ci si chiede se tali avvenimenti possano avere un collegamento».
PERPLESSITÀ I dubbi dei carabinieri non fanno di sicuro vivere sonni tranquilli agli abitanti di questa parte di Gallura. Evidentemente, però, bisogna prendere atto di una giustizia impotente. «Rimane il dolore della famiglia Contena e della compagna rumena della vittima - si legge ancora nel comunicato - che si augurano che chiunque sappia qualcosa si faccia avanti e dia un valido aiuto agli inquirenti per permettere di riaprire il caso e ridare tranquillità a un paese ritenuto fiore all'occhiello del turismo isolano».
OMERTÀ I militari citano il velo di omertà che avvolgerebbe chi ha visto o sentito qualcosa quella mattina di ottobre. E dicono di aver vagliato in maniera molto più che accurata la storia di Contena. Ciononostante, la conclusione è stata “ci arrendiamo”. Che, a dirla tutta, è un pessimo segnale per chi si sarebbe aspettato un tantino di più. Soprattutto per il tempo trascorso, appena sette mesi. È anche vero che un'indagine per omicidio la si può sempre riaprire. Ma con questi presupposti viene davvero male.
IL FATTO Luigi Contena, 56 anni, è stato ucciso con una fucilata a pallettoni poco prima delle nove del mattina del tre ottobre scorso in via del Tirreno, mentre stava per aprire il suo negozio di casalinghi. Un solo colpo, esploso da non più di cinque metri, esattamente dal cortile di una casa abbandonata davanti all'attività commerciale. Tre proiettili avevano colpito l'uomo alla testa, gli altri sei si erano dispersi sul marciapiede dopo aver bucato le pesanti tende sulle vetrate. Contena è morto due ore dopo il ricovero in ospedale a causa delle gravissime ferite e senza riprendere conoscenza.
Le indagini erano state indirizzate verso l'ufficio esecuzioni immobiliari del tribunale di Nuoro. L'imprenditore aveva effettuato diversi acquisti negli ultimi anni. Aveva subìto due attentati (per uno erano stati condannati gli autori), minacce e tentativi di estorsione. ( v. f. )

Condividi su:

Seguici su Facebook