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L'unione sarda. Finanziaria, appello di Cappellacci: «Ora tutti in Aula»

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Nel centrodestra tutti minimizzano, ma in pochi, ai vertici, hanno deciso di farla passare liscia. Il passaggio agli articoli della Finanziaria, martedì, ha avuto un esito da brivido: 35 a 31. E solo l'astensione di Sardegna è già Domani ha evitato sorprese ancora più negative. Da qui la presa di posizione del governatore Ugo Cappellacci, che non ha aspettato il Primo maggio per scrivere una lettera a tutti i consiglieri regionali di maggioranza invitandoli, per il futuro, a non stare lontano dal Consiglio durante le votazioni. Il presidente non lo dice, ma il seggio vuoto - magari causa vacanze - di qualche onorevole non è passato inosservato. «I poltroni ci sono dappertutto», sbotta un importante esponente centrista.
IL CASO Ma quello di Cappellacci, benché pacato, è una sorta di richiamo: «Si è trattato di un disguido, almeno per gli assessori, soprattutto per coloro che avevano impegni istituzionali», dice Cappellacci. «Ai consiglieri invece ho chiesto, d'ora in poi, di stare in Aula con assiduità». Per Pietro Pittalis, capogruppo del Pdl, «non è un problema politico». Ma ammette: «Non era mai successo nella storia della Finanziaria: gli assessori non sapevano che si potesse votare il passaggio agli articoli. D'ora in poi tutti saranno precettati. Ciò non giustifica le assenze, nonostante le attività istituzionali e le esigenze dei consiglieri». Più o meno afferma le stesse cose il leader dell'Udc Giorgio Oppi invitando i colleghi «a una maggiore disciplina». E Michele Cossa, coordinatore dei Riformatori, aggiunge: «Non mi pare che ci siano problemi politici», dice: «È una Finanziaria rigida, con pochi margini di manovra. Ci sarà però da confrontarsi sui contenuti del collegato, che conterrà norme su settori delicati».
EMENDAMENTI Intanto, ieri alle 13 scadeva la presentazione degli emendamenti: ne sono stati depositati 386, per la stragrande maggioranza dall'opposizione. Nel pomeriggio si è riunita la commissione Bilancio per il parere sugli emendamenti dei quattro articoli della legge. Tra i più importanti, è stato approvato quello che stralcia il fondo unico dal patto di stabilità. Resta in piedi l'emendamento sull'Irap: lunedì a mezzogiorno è fissato l'incontro con le associazioni imprenditoriali per la determinazione delle aliquote. Il centrosinistra ha allegato la copertura sui capitoli di spesa Irap: 500 milioni. Solo le Asl pagano 89 milioni di Irap. La Finanziaria ritorna in Aula sempre lunedì, ma alle 16. (lo. pi.)

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