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L'unione sarda. Master & Back, finisce l'incubo dei borsisti sardi

LAVORO. Contu firma la delibera

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Sono rimasti sulle spine per quasi due mesi, in attesa che la procedura si sbloccasse, con il timore di perdere delle opportunità lavorative. Ieri, i giovani sardi che hanno partecipato al bando integrativo 2010-2011, per i percorsi di rientro del progetto Master and Back, hanno tirato un sospiro di sollievo. «La delibera è stata firmata e messa agli atti. Martedì prossimo», ha confermato l'assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, «sarà portata nella riunione di Giunta per l'approvazione». La notizia è stata accolta con soddisfazione dai borsisti. «Appena la Giunta licenzierà la delibera», ha assicurato il direttore dell'Agenzia del Lavoro, Stefano Tunis, «procederemo alla pubblicazione dei nomi dei beneficiari e all'invio delle lettere». Tra loro ci sono disoccupati, giovani che si trovano all'estero e altri che, prima decidere di lasciare la Sardegna, erano in attesa di risposte.
IL BANDO Il bando prevedeva un finanziamento iniziale di 9 milioni di euro, relativi al programma operativo del Fondo sociale europeo 2007-2013, ed era stato attivato dalla Regione nel giugno 2011. I fondi, secondo i rappresentanti del comitato Master and Back, si erano però rivelati insufficienti e la Giunta aveva stabilito di raddoppiarli, con un ulteriore stanziamento da 9 milioni di euro, con risorse regionali. Successivamente, era stato deciso di destinare ai percorsi di rientro altri 18 milioni di euro. «Siamo felicissimi che tutto si sia risolto per il meglio. La settimana scorsa», ha chiarito Silvana Vacca, portavoce del comitato «abbiamo fatto un po' di pressing perché eravamo preoccupati. Le aziende continuavano a chiedere informazioni sull'erogazione dei fondi. Avevamo paura che con l'allungamento dei tempi burocratici potessero sfumare occasioni di lavoro per noi fondamentali».
Eleonora Bullegas

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