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L'unione sarda. E lo chiamano Pronto soccorso

Giovane di Arzana rinuncia alla visita dopo una lunga e solitaria attesa

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In preda a dolori lancinanti, attende per ore il suo turno nella sala del pronto soccorso. Tutto apparentemente normale, se non fosse che il paziente, in trasferta da Arzana, era l'unico in fila. È accaduto all'alba di martedì, quando un ragazzo del centro ogliastrino si è precipitato con la famiglia all'ospedale San Francesco di Nuoro per accertamenti. Passano i mesi, gli anni ma i problemi al presidio ospedaliero del capoluogo barbaricino restano. Il quadro che si presenta ogni giorno agli occhi dei pazienti è al limite dell'inverosimile, desolante. Un copione che scatena l'ira e le proteste, talvolta furiose, dei malati.
IL FATTO Sono le cinque di martedì mattina. Luca, giovane di 23 anni, accusa una forte emicrania. Si tiene la testa tra le mani, le fitte si fanno insopportabili e la febbre sale. I genitori si mettono in macchina per recarsi al Pronto soccorso. «A Lanusei - commenta la mamma Maria - non c'è il reparto di neurologia, quindi l'unica destinazione era Nuoro». In ospedale la sala d'aspetto è vuota, nessun paziente davanti a loro. «Che fortuna, così lo visitano all'istante», ha pensato la donna. Il giovane ogliastrino espone il suo problema agli infermieri di turno che lo registrano in triage e lo invitano ad accomodarsi nuovamente fuori. «Attendete cinque minuti, ci hanno detto. In realtà ne sono trascorsi quaranta».
L'ATTESA Mamma Maria bussa alla porta dell'ufficio, chiede spiegazioni e un antidolorifico per il figlio. «In modo sgarbato ci hanno risposto di attendere l'arrivo del medico». Passano altri trequarti d'ora e la donna sollecita ancora: «Chiedo», racconta, «com'è possibile che in Pronto soccorso non ci sia il medico di turno? Questa situazione fa veramente ridere».
VIAGGIO A RITROSO La risposta irrita ancor di più la madre del ragazzo: «Con ironia mi ha detto E allora rida . Furibondi, delusi e preoccupati i tre tornano in Ogliastra verso l'ospedale Nostra Signora della Mercede. «Luca - conclude Maria - è stato visitato all'istante. Tutto il personale si è preso cura di lui, sono stati fantastici. Ora sta bene, è stato dimesso la mattina stessa. Per fortuna non era niente di grave».
Giovanna Falchetto

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