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L'unione sarda. Ruspe, materia indigesta

Testimonzos diserta la conferenza di Fiordalisi

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I lottisti di Testimonzos disertano la conferenza di Domenico Fiordalisi, procuratore capo di Lanusei intervenuto alla Camera di commercio di Nuoro in qualità di massimo esperto di illeciti in materia edilizia e ambientale, per la quale si è distinto fin dal 2009, anno del suo insediamento come tutore della legge soprattutto a Tortolì, Tertenia e zone limitrofe. Occasione dell'incontro il Maggio universitario nuorese promosso dall'associazione studenti forestali della facoltà barbaricina.
GLI ASSENTI «La cultura della legalità ha fatto grandi passi avanti se a porre al centro di un dibattito una questione così spinosa sono dei giovani», è il commento di Pietro Luciano, preside del presidio accademico dell'università di Sassari. Ma il convegno registra l'assenza dei rappresentanti di Foglio 51, sodalizio che in città raduna i cosiddetti abusivi delle zone di Testimonzos, Murichessa, Sa Toba e Corte. Hanno scelto di non presenziare, chissà, forse il modello Fiordalisi a Nuoro fa paura. Difficile credere che tutti i quasi 200 interessati ignorassero l'appuntamento.
QUESTIONE SOCIALE Rimangono quindi sullo sfondo, i problemi di Testimonzos e dell'agglomerato urbano della Nuoro sorta fuor di autorizzazione. Con tutte le implicazioni del caso, a iniziare dai riverberi che superano gli stretti confini giudiziari. Perché il problema delle demolizioni è soprattutto una questione sociale, sottolinea Fiordalisi, e buttare giù una casa abusiva non è una passeggiata nemmeno per chi deve far rispettare la legge. L'imperativo categorico è che «di fronte a un caso eclatante di abuso edilizio», dice Fiordalisi, «se da una parte la non esecuzione delle sentenze investe la percezione della sicurezza, dall'altra la giustizia non deve essere disumana soprattutto quando ad esempio si è di fronte alla prima abitazione di una famiglia che rischia di rimanere in mezzo a una strada».
IL VOLTO UMANO DELLE RUSPE Inflessibilità e buon senso intrecciati in un binomio imprescindibile: parola di un magistrato che ha scoperchiato e dato corso a 198 sentenze passate in giudicato, 130 edifici demoliti. «C'è però da rilevare», sottolinea il magistrato, «che nella maggior parte di queste a portare le ruspe ci hanno pensato gli stessi trasgressori, probabilmente proprio in virtù di una presa di coscienza, a volerla vedere in positivo. Non dimentichiamo che ogni porzione di terreno sottratto all'amministrazione è una sottrazione alla collettività. Basti solo pensare agli accessi alle spiagge». Incalzato dalle domande del moderatore, il giornalista Franco Pisanu, Fiordalisi risponde serafico. Anche quando l'argomento passa ai veleni di Quirra. Ferma la sua conclusione: «L'attenzione del cittadino deve essere focalizzata sugli aspetti normativi ma anche chi è demandato a far rispettare le regole, non deve agire con freddezza burocratica».
Francesca Gungui

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