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OVODDA L’ultimo saluto al consigliere comunale Tiziano Maccioni

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OVODDA Una folla oceanica ha dato l’ultimo saluto a Tiziano Maccioni, 42 anni, assessore comunale alle attività produttive, deceduto in seguito ad una caduta accidentale mentre si trovata nell’azienda agricola del fratello Antonio. Un incidente banale, che pareva senza particolari conseguenze per il giovane esperto parigliante dei cavalieri di Ovodda. E proprio per dare attenzione ai cavalli, Maccioni si era recato nella campagne del paese. Un salto su un muretto, la perdita di equilibrio e la botta in testa. Poi il ritorno in paese col fratello e la corsa in ospedale dove Tiziano Maccioni è entrato con le sue gambe. I medici hanno riscontrato dei danni cerebrali, sui quali sono intervenuti d’urgenza. Dopo l’operazione Maccioni non ha più ripreso conoscenza. Lascia la moglie Daniela e due bimbi di sei e due anni. Un dramma che ha duramente colpito la comunità ovoddese. Ai funerali hanno presenziato diversi esponenti del mondo della politica, dal consigliere regionale Silvestro Ladu, a sindaci e consiglieri del territorio. Presente il capitano Livio Rocchi, assieme al maresciallo Izzo, comandante della locale caserma. Distrutto il sindaco Cristina Sedda e tutto il consiglio che hanno ricordato la grande generosità di Maccioni. Tanto che la camera ardente è stata allestita in Comune. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi: Tiziano era un donatore. Ennesimo atto di generosità di un giovane che da sette anni era protagonista della vita civile e politica ovoddese. Dotato di un ottimo carattere e portato alla mediazione, era sempre presente nei momenti importanti della comunità. Come anche nell’organizzazione di Ungrones de Bidda. Il suo paese lo ha salutato con le lacrime agli occhi, guidato dalle parole del parroco don Fabio e ricordandolo come una persona semplice dedita agli altri. (g.m.)

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