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L'unione sarda. Flotta sarda, si riparte dall'Ue

Il 18 giugno a Bruxelles incontro decisivo Cappellacci-Almunia sugli “aiuti di Stato”

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«Per i sardi i servizi di continuità territoriale marittima, con il Continente e le isole minori, sono vitali per le esigenze di ordine sociale, economico e culturale». Con questa motivazione, il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha richiesto al commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia un incontro, che è stato confermato a Bruxelles per il 18 giugno prossimo. Secondo Cappellacci si devono accelerare le istruttorie che riguardano la Saremar. Nella procedura si cercherà di chiarire la questione sui contributi dello Stato all'ex Tirrenia e sulle risorse alle altre compagnie di navigazione regionali. Fermo restando che, per il presidente della Regione, questi «elementi possono dimostrare che non sussistono aiuti di Stato incompatibili con le disposizioni europee».
IL CONVEGNO Intanto, ieri a Cagliari si è discusso di continuità territoriale marittima e aerea, oltre che di trasporto pubblico locale, nel corso della Conferenza regionale di organizzazione della Uil Trasporti Sardegna. Tra gli interventi hanno spiccato quelli dei segretari generali regionale e nazionale della Uil Trasporti, rispettivamente Pierfranco Meloni e Claudio Tarlazzi, e del segretario generale della Uil Sardegna Francesca Ticca. «In questo momento», ha evidenziato Meloni «riteniamo si debba predisporre un'Authority regionale con compiti di indirizzo, vigilanza e controllo sulle compagnie aeree che gestiscono la continuità territoriale e su Cin per i collegamenti marittimi. Chiediamo una tariffa unica agevolata applicata solo ai sardi (residenti e non residenti). Per tutti gli altri passeggeri», aggiunge Meloni, «si possono prevedere condizioni di favore, nei periodi turistici». Rimane emblematico il ruolo di Meridiana. «Era un'azienda», ha sottolineato Meloni «che aveva 2000 dipendenti. Oggi ne ha circa 1450 in cassa integrazione. La paura è che il piano industriale, se non governato attentamente, possa fallire con conseguenze nefaste per l'economia regionale».
TRASPORTO LOCALE Non è meno complicata la situazione sul trasporto pubblico locale. La Regione ha tagliato dal bilancio di Arst, Ctm di Cagliari, Atp di Sassari, Atp di Nuoro e Aspo di Olbia, che hanno 5mila dipendenti, 45 milioni di euro (-18% di fondi rispetto all'anno precedente). Secondo la Uil Trasporti si prospettano 800 possibili esuberi. Per far quadrare i conti, si potrebbero cancellare i consigli di amministrazione, prevedendo per ogni azienda un amministratore unico. Così si potrebbe creare un risparmio di circa 970mila euro.
IL GOVERNO Il segretario nazionale della Uil Trasporti ha puntato l'attenzione sull'esigenza di riprendere con lo Stato il dialogo sul trasporto pubblico locale. «Abbiamo chiesto un incontro con il Governo. Ci sono due priorità. La prima è fare uno sportello unico doganale, l'altra è superare il sistema di distribuzione delle merci franco-fabbrica per farlo diventare franco-destinazione». Francesca Ticca ritiene poi che «oltre al trasporto aereo, l'Isola debba essere anche inserita nel sistema delle autostrade del mare».
Eleonora Bullegas

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