I maiali clandestini non avevano barriere. I desulesi se li trovavano perfino in paese, sotto casa. Il sindaco, Gigi Littarru, dopo aver sollecitato per anni che la politica regionale prendesse provvedimenti, è passato all'azione. Primo caso in Sardegna, ha firmato un'ordinanza che gronda coraggio e impone di abbattere i suini al pascolo brado, dando il via alla mattanza. Vista la diffusa ipersensibilità , si è fatto in modo che i veterinari della Asl si mettessero all'opera sotto scorta. Ad accompagnarli c'erano i carabinieri della compagnia di Tonara e quelli della stazione di Desulo, al comando del capitano Livio Rocchi.
L'OPERAZIONE In mattinata sono stati abbattuti i primi due capi, ma le operazioni e i controlli sono proseguiti nel tardo pomeriggio in diverse zone del territorio comunale. Il tutto accompagnato dall'avvio di una meticolosa opera di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori.
IL MORBO È A LOCULI Tanto per cambiare, un nuovo allarme è scattato in Baronia. Un focolaio di peste suina individuato a Loculi ha costretto l'Asl ad allargare l'area di restrizione e il numero di aziende già interessate dalle restrizioni scattate a Irgoli dove un mese fa erano stati abbattuti 373 maiali. Nel caso di Loculi i tecnici dell'Istituto zooprofilattico hanno confermato la diagnosi per un allevamento in cui erano erano presenti quattro suini adulti e 19 maialetti.
Nel raggio di dieci chilometri dai due focolai sono 250 le aziende suinicole sottoposte a restrizione nelle campagne di Loculi, Irgoli, Galtellì, Orosei, Onifai, Dorgali e Lula. Gli allevatori - informa l'Asl - devono mantenere gli animali rigorosamente all'interno delle porcilaie, evitando la pratica del pascolo semibrado, in quanto ad altissimo rischio di contagio della malattia. Stop alle movimentazioni dei maiali, anche per l'immediata macellazione.
T. Pl.