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L'unione sarda. Aziende turistiche, contributi per le assunzioni

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Aiuti in arrivo per le imprese turistiche sarde. Entro il 15 giugno l'assessorato regionale del Lavoro aprirà il nuovo bando “Lunga estate 2013”. L'obiettivo, conferma l'assessore Mariano Contu, è allungare la stagione attraverso un sostegno all'occupazione. Il provvedimento, che stanzia incentivi per l'estensione dei contratti di lavoro full time a tempo determinato nei «mesi spalla», è cofinanziato con risorse del Fondo sociale europeo, assegnazioni statali e fondi regionali per un totale di 3,6 milioni di euro.
IL BANDO Gli uffici dell'assessorato stanno mettendo a punto i dettagli. Per esempio, sarà confermata la possibilità di chiedere un anticipazione del contributo (fino al 70%) ma solo in presenza di una garanzia fideiussoria. Di più. Il periodo in cui si potrà usufruire delle agevolazioni andrà da maggio fino a novembre. «Ricordo che i contributi mirano a favorire la ripresa del settore turistico, la competitività delle imprese interessate e il mantenimento dei posti di lavoro», continua Contu, «promuovendo l'impiego, a tempo pieno, dei lavoratori stagionali non solo nel periodo canonico dei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto) ma anche in uno o più mesi spalla (maggio, settembre, ottobre e novembre). Potenzialmente, sono oltre i 5 mila giovani del settore turistico interessati, in particolare quelli stagionali impiegati nelle strutture alberghiere ma anche nei campeggi, stabilimenti balneari, discoteche e ristoranti.
LA CRISI Il bando punta innanzitutto a risollevare le prospettive del mondo delle vacanze. D'altra parte, i recenti ponti di Pasqua e del Primo maggio non sono stati positivi mentre si profila una stagione estiva difficile per l'isola. Di recente, anche la Federalberghi del Sud Sardegna ha rilanciato la necessità di interventi urgenti. Il presidente dell'associazione, Mauro Murgia, meno di un mese fa era stato chiaro: «Siamo consapevoli della difficoltà della congiuntura economica che stiamo attraversando ma anche del fatto che dobbiamo dare risposte veloci e concrete». Un mondo, quello delle imprese turistiche, che continua a lamentare «un peso fiscale insostenibile e, più in generale, un burocrazia senza precedenti negli ultimi 50 anni».
Lanfranco Olivieri

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