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L'unione sarda. Tagli ai gruppi, è scontro

Cappellacci: via i fondi dei partiti tranne quelli per il personale Ma l'opposizione lo accusa di copiare una proposta del Consiglio

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Fondi dei gruppi, chi taglia di più? È un'asta al contrario, per vincere bisogna fare l'offerta peggiore (ai partiti). E alla fine tutti litigano, pur dicendosi favorevoli ai risparmi. Riassunto: la Giunta approva un disegno di legge che riduce di molto i contributi per i gruppi del Consiglio. Però proprio in Consiglio è in cottura un atto simile. E così accade che alcuni consiglieri diano del copione e del buffone a Ugo Cappellacci, e che questo li accusi: «Reagiscono come punti dalla tarantola».
IL TAGLIO La delibera della Giunta si può leggere già da ieri sul sito della Regione (contrariamente al solito: infatti delle altre 40 votate nella stessa seduta c'è solo il titolo). Attualmente i gruppi ricevono circa 2mila euro al mese per ogni componente. Somme non nella disponibilità dei singoli (sull'uso nel passato sono in corso indagini e processi), ma destinate agli stipendi dei dipendenti, a spese di cartoleria e affini, e a iniziative politiche collettive.
I contributi sono articolati in tre porzioni: una fissa per ogni consigliere, una variabile a seconda dell'ampiezza del gruppo, una per il personale. Il disegno di legge voluto da Cappellacci fa salva solo la terza. «Un segnale chiaro per confermare che la riduzione dei costi della politica, avviata dalla Sardegna con largo anticipo, non è un fatto episodico», afferma il presidente.
LE REAZIONI La notizia arriva in Consiglio e più d'uno si infuria. Perché, a quanto pare, i gruppi stavano già preparando un intervento drastico sui propri fondi. Che per altro verranno tagliati quando sarà recepito il decreto 174 del governo Monti, sulla spesa di Regioni ed enti locali.
Le indiscrezioni parlano di un forte disappunto della presidente dell'assemblea, Claudia Lombardo, già altre volte polemica con Cappellacci a proposito del rispetto della Giunta per il Consiglio. Di certo il primo comunicato, durissimo contro il governatore, è del gruppo “Sardegna è già domani” di cui lei fa parte. «Cappellacci copia una proposta di legge già pronta in Consiglio. Appreso che si lavorava in tale direzione, tenta maldestramente di giocare d'anticipo», attacca il capogruppo Mario Diana. E il vice Efisio Arbau, fautore dell'abolizione dei fondi «già in campagna elettorale», elogia la proposta apparsa in Consiglio.
IL TESTO Già, perché nel frattempo l'azione della Giunta produce un'accelerazione e tutti i partiti firmano un testo ancor più draconiano, che abolisce del tutto i soldi ai gruppi. Almeno finché entrerà in vigore il decreto 174 che, secondo alcuni, è meno restrittivo, limitando i fondi a 5mila euro annui per consigliere ma scorporando le spese per il personale.
Circola anche l'idea di un'approvazione urgente della legge per battere la Giunta allo sprint, ma non se ne fa niente. Intanto il Pd si unisce all'attacco contro il governatore: «È l'ennesima buffonata elettoralistica», dicono i consiglieri, «perché il presidente dimentica sempre di tagliare i milioni per la pubblicità istituzionale e le consulenze?». Solo «propaganda elettorale» anche per Daniele Cocco (Sel) e Claudia Zuncheddu (Sardigna libera). «Ha ripreso una nostra proposta», dice il leader Idv Federico Palomba.
IL GOVERNATORE «Termini velenosi, piccole polemiche», reagisce il capogruppo Pdl Pietro Pittalis, che condanna «l'eccesso di foga contro l'esecutivo: rischia di apparire una difesa di rendite di posizione». Ben più aspro Cappellacci: «Meglio accantonare le quisquilie su primogeniture vere o presunte, ma sul tema non accetto lezioni, essendo stato il primo in Italia a rinunciare all'indennità di presidente».
Giuseppe Meloni

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