Finora bastava bussare all'ufficio del preside perché un'associazione potesse chiedere e anche ottenere la disponibilità di un locale scolastico non utilizzato per laboratori o lezioni. In qualche caso c'era da sborsare una piccola somma, in qualche altro no. D'ora in poi tutto dovrebbe cambiare, sulla base di regole e criteri che valgono per tutte le scuole della città , che siano elementari o medie.
REGOLE UGUALI Il Comune è deciso a mettere ordine per venire incontro da una parte alle richieste crescenti di associazioni di varia vocazione alla ricerca di una sede e dall'altra per superare la discrezionalità che ora governa l'assegnazione dei locali. Oggi il consiglio comunale si pronuncerà sul regolamento che fissa i paletti futuri per la gestione degli spazi scolastici.
LE COMMISSIONI Nel pomeriggio è in programma il dibattito sul regolamento, atto finale di un'intensa attività che ha coinvolto negli ultimi tempi le commissioni consiliari Cultura e sport e Istruzione, presiedute rispettivamente da Francesco Guccini e Franca Rosa Contu, e gli assessori Leonardo Moro e Paola Demuro. L'interlocuzione si è allargata a tutti i dirigenti scolastici, impegnati fino a ieri assieme agli amministratori a valutare locali e regole.
IL CANONE Tra le novità annunciate c'è il pagamento di un canone, poco più che simbolico sebbene ancora da definire. «Questi soldi non serviranno per fare cassa, ma andranno a beneficio della scuola che dà la disponibilità del locale», sottolineano gli amministratori comunali.
LE RICHIESTE Il riordino - spiega Leonardo Moro - arriva sulla base di esigenze poste da molti cittadini. «C'è grande fermento in città , abbiamo un centinaio di richieste di locali da parte di associazioni culturali, sportive, del tempo libero. Ora cerchiamo di definire i criteri di assegnazione degli spazi disponibili per oggi e per domani prevedendo anche la condivisione dei locali tra più gruppi». I consigli d'istituto - aggiunge - saranno coinvolti. I dirigenti faranno parte di una commissione per seguire in modo diretto la gestione degli spazi per funzioni sociali in orari extrascolastici.
IL CONTRATTO Per le associazioni è prevista la firma di un contratto da onorare, uguale a tutti gli istituti spazzando via l'attuale disomogeneità . «Cerchiamo di rendere gli spazi fruibili alla città facendo sì che ci sia un controllo con una commissione. In questo modo si supera l'attuale concorrenza sleale - spiega Francesco Guccini - e i soldi ricavati dal pagamento del canone saranno reinvestiti nella scuola». Per l'avvio del nuovo corso fondamentale il sì del Consiglio che si dovrà pronunciare oggi.
Marilena Orunesu