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L'unione sarda. Tossilo, il flop dei finanziamenti

MACOMER. Il presidente della Provincia a Cappellacci: la Regione dia risposte più rapide alle imprese

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Un fabbisogno stimato, nel 2010, di 18 milioni e 700 mila euro. Tre anni dopo sono 1,2 i milioni stanziati. Duecentocinquanta le manifestazioni di interesse presentate; 60 quelle finanziate. Quanto al numero degli occupati, 131 i posti previsti, mentre gli assunti sono stati 48.
Questi i risultati del progetto pilota realizzato, con fondi del progetto di filiera e sviluppo locale per le aree di crisi, nella zona industriale di Tossilo. Risultati elaborati dal centro di programmazione della Regione, resi noti nei giorni scorsi a Cagliari ed esaminati ieri mattina a Nuoro dal Tavolo provinciale del partenariato istituzionale ed economico sociale (sindaci, sindacati e organizzazioni di categoria) presieduto dal presidente della Provincia Roberto Deriu.
Dati dai quali emerge, è stato detto al Tavolo, «il flop evidente e la totale inefficacia del bando, in particolare per quanto riguarda la quantità e la qualità della spesa, oltre che per il metodo non corrispondente alle aspettative e per i tempi troppo dilatati». Chiesto quindi un nuovo incontro con il presidente Ugo Cappellacci per discutere di quanto si è verificato a Tossilo per evitare che possa capitare anche nelle altre zone industriali della provincia di Nuoro dove i bandi Pfsl sono stati appena pubblicati con una dotazione di circa 50 milioni di euro. «Il bilancio è disastroso: su Tossilo i soldi sono stati spesi nella misura del 10 per cento e temiamo che anche nelle altre aree industriali della provincia di Nuoro, Sardegna Centrale, Prato Sardo e Siniscola, si verifichi lo stesso problema - ha detto il presidente Deriu -. Si tratta di un problema di gestione, che è stata centralizzata dalla Regione che però non riesce a disporre di un apparato tecnico sufficientemente rapido per dare le risposte alle imprese. Mettiamo grandi stanziamenti a disposizione di chi vuole fare lavoro, fare nuova impresa o per rafforzare quelle già esistenti e il risultato dopo tanti mesi di attesa è assolutamente insufficiente. Questo è un gravissimo ostacolo che vorremmo scongiurare in futuro - ha ribadito Deriu -. È indispensabile e urgente spendere ora i soldi europei, e i soldi che non spendiamo sono proprio questi. Occorre la massima attenzione e la massima mobilitazione da parte di tutti per arrivare ad avere uno strumento che sia veramente efficace per il territorio».

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