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L'unione sarda. «Zona franca, io firmo»

Claudia Lombardo appoggia il referendum di Doddore Meloni

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«È indispensabile dare voce ai sardi sul tema della Zona franca». Lo sostiene la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, che ha firmato il referendum consultivo sull'istituzione della zona franca in Sardegna, promosso dal Comitato referendario “Meris in Dommu Nosta”. Ieri il leader del movimento indipendentista Doddore Meloni è stato ricevuto dalla Lombardo proprio per la firma. «È universalmente riconosciuto», ha sottolineato la presidente, «che la Zona franca è l'unico strumento per l'Isola capace di favorire gli investimenti. Ciò potrà avvenire attraverso la modulazione di elementi di fiscalità di vantaggio, di abbattimento dei costi del lavoro, del denaro, per l'approvvigionamento energetico e i trasporti, al fine di limitare i maggiori oneri per cittadini e imprese causati dalla condizione di insularità. Una condizione di sfavore, rispetto a tutti gli altri contesti italiani ed europei che, seppure in ritardo di sviluppo come noi, non operano gravati da tali vincoli, per la quale la zona franca può concorrere a riequilibrare il differenziale di sviluppo socio-economico. Per tali motivi, in un momento di crisi drammatica, il mondo politico ha il dovere di chiamare il popolo sardo ad esprimersi su scelte fondamentali per il futuro». Sulla Zona franca e sul rinvio della data di applicazione del codice doganale europeo prende posizione anche il governatore Cappellacci: «Il rinvio al primo novembre non solo non affievolisce, ma conferma e rinforza le ragioni della mobilitazione delle istituzioni e dei movimenti per la zona franca». E poi: «Dopo gli atti già adottati dalla Giunta, accompagnati peraltro dalla riduzione dell'Irap, è necessario che lo Stato centrale si pronunci».

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