È stata un'operazione delicatissima alla quale hanno partecipato i carabinieri del comando provinciale di Nuoro, il reparto squadriglia (agli ordini del luogotenente Mulas con la regia del colonnello Sorrentino che comanda il reparto operativo) e i Cacciatori di Sardegna. In tutto 300 uomini, appostati in mezza Sardegna dalle due della notte fra lunedì e martedì.
All'indagine, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Cagliari, hanno collaborato anche anche i carabinieri di Milano, Cagliari, Sassari, Olbia e Reggio Calabria, e pure le questure di Milano, Cagliari e Nuoro «che ci hanno fornito un incondizionato e fruttuoso sopporto in zone per noi difficili come il capoluogo della Lombardia», ha sottolineato ieri in conferenza stampa il colonnello Simone Sorrentino.
Nella fase dell'esecuzione dei provvedimenti del giudice per le indagini preliminari hanno offerto una collaborazione preziosa gli agenti della Polizia penitenziaria di Macomer mettendo a disposizione le loro unità cinofile: i cani in dotazione all'Arma dei carabinieri in Sardegna non erano sufficienti per portare a termine le perquisizioni seguite ai 25 arresti scattati contemporaneamente.
In casa di Franco Devias i militari hanno sequestrato due pistole con la matricola abrasa. (mfch)