Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Successo di Emilio Gariazzo: la rivincita del centrosinistra

Il nuovo sindaco s'impone con 469 voti di scarto su Eltrudis

Condividi su:

IGLESIAS Ha iniziato a festeggiare quando i seggi erano ancora aperti. Restavano da scrutinare poche schede e poco prima delle 18 di ieri la vittoria era ormai acquisita. A quel punto Emilio Gariazzo è uscito di casa e ha raggiunto piazza Pichi, dove è stato sommerso dall'abbraccio di centinaia di sostenitori. Dopo un rapido brindisi con spumante e vino il popolo del centrosinistra ha accompagnato il nuovo sindaco in piazza Municipio. Nel frattempo le operazioni nei seggi erano ormai concluse e c'era anche l'ufficialità. Emilio Gariazzo dopo aver vinto il primo turno si è ripetuto anche in occasione del ballottaggio. Il candidato del centrosinistra ha conquistato 7.216 voti, ovvero il 51,68 per cento, superando Gian Marco Eltrudis di 469 preferenze. L'aspirante sindaco del centrodestra si è fermato a 6.747.
L'ASTENSIONE Alla vigilia del ballottaggio i due candidati temevano l'astensionismo. Anche a Iglesias, come del resto in tutta Italia, il partito del non voto è il vero vincitore della tornata elettorale. Quindici giorni fa, in occasione del primo turno, non si recarono alle urne ottomila iglesienti. Domenica e ieri il numero è cresciuto toccando quota 10.800. La percentuale dei votanti è scesa dal 66 per cento al 51 per cento.
LO SCRUTINIO Alle 15 e qualche minuto nelle 33 sezioni elettorali di Iglesias è iniziato lo spoglio delle schede. Nel quartiere generale del centrosinistra, la sede del Pd, in piazza Pichi, è stato allestito un centro di raccolta dei dati. Anche il centrodestra ha fatto altrettanto, nella storica sezione dell'Udc in via Torino. Già attorno alle 16,30 comincia a delinearsi quello che sarà il risultato finale. Alle 18 Gian Marco Eltrudis spiega che c'è un divario di 400 voti. «Sembra che la situazione sia stabilizzando in questo senso», commenta. Cosa che poi diventerà ufficiale nel tardo pomeriggio. In piazza Pichi, invece, la festa inizia a scrutinio ancora in corso.
IL SINDACO «Grazie a tutti, grazie Iglesias». Emilio Gariazzo saluta i suoi elettori e brinda tra cori e sventolio di bandiere. Il sindaco si presenta in piazza Pichi insieme ai familiari. Sul colletto della camicia c'è una strana spilla. La notano in tanti: è una coccinella di plastica rossa. «Ha portato fortuna», dice qualcuno. Il primo cittadino stringe mani, abbraccia i suoi sostenitori, trattiene a stento l'entusiasmo e quando si presenta davanti ai cronisti esprime soddisfazione per il risultato. «Sono ovviamente molto contento - afferma - il risultato del primo turno ci faceva ben sperare, ma non è stato facile. Abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo risultato. Da questo momento inizia un'altra fase. La campagna elettorale è finita e dobbiamo metterci al lavoro per la città. Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo subito affrontare le tante emergenze e cercare di dare risposte ai cittadini». Emilio Gariazzo ha confermato che, una volta insediato il Consiglio comunale, il primo provvedimento amministrativo riguarderà una delibera per il Piano Sulcis. «Vedremo anche di fare un ricognizione per verificare la situazione finanziaria del Comune e cercheremo di coinvolgere il personale degli uffici». Il primo cittadino ha parlato anche dell'azione di governo specificando che l'obiettivo della coalizione è quello di amministrare la città per cinque anni in modo stabile. Non ha fatto alcun riferimento alla Giunta. «C'è tempo - ha detto Gariazzo - se ne parlerà nei prossimi giorni».
GIAN MARCO ELTRUDIS Quando si è reso conto che ormai non c'era niente da fare ha preso in mano il telefonino e si è messo in contatto con Emilio Gariazzo. «Gli ho fatto gli auguri per la vittoria. Certo, sono dispiaciuto per il nostro risultato, ma allo stesso tempo ho la consapevolezza che abbiamo lavorato bene». Gian Marco Eltrudis ci aveva sperato. Il candidato indicato dalla coalizione formata dalle liste Piazza Sella e Popolo della Libertà ha incrementato i consensi in percentuale rispetto al primo turno, ma non è bastato per raggiungere e superare Emilio Gariazzo. Ribadisce che anche dai banchi dell'opposizione farà un lavoro di proposta. «Abbiamo impostato la nostra campagna elettorale cercando di proporre agli iglesienti un progetto politico improntato alle cose da fare e siamo convinti della bontà di questo programma».
LABORATORIO POLITICO C'era molta attesa sul voto di Iglesias. In tanti alla vigilia delle elezioni hanno considerato le amministrative come una sorta di laboratorio politico in vista della prossime regionali. Il capoluogo minerario è da sempre un feudo di Giorgio Oppi e l'Udc resta comunque il primo partito perché tutti i consiglieri eletti nella lista Piazza Sella arrivano tutti dallo scudo crociato. Il centrodestra da qualche anno a questa parte è diviso in diverse fazioni. La novità di questa tornata elettorale è rappresentata dai grandi movimenti nei centristi. La lista civica Casa Iglesias, che piazza due consiglieri comunali, è nata in seguito a un accordo tra Riformatori Sardi, Scelta Civica e Fare per Fermare il declino. Stringere l'alleanza con il centrosinistra non è stato affatto semplice. Il tavolo ha rischiato di saltare proprio alla vigilia della consegna della liste quando Sinistra Ecologia e Libertà ha posto il veto sulla candidatura di Maurizio Carniglia, ex vicesindaco del dimissionario Ginetto Perseu. I centristi hanno fatto un passo indietro e il centrosinistra si è presentato alla competizione elettorale con sei liste. Il centrodestra invece ha seguito un'altra strategia. Giorgio Oppi dopo il risultato negativo in occasione della elezioni Politiche ha giocato la carta del rinnovamento puntando su Gian Marco Eltrudis. Dalle schede elettorali è sparito anche il simbolo dell'Udc, che però conserva tutto il suo potenziale di micidiale macchina acchiappavoti.
LE COSE DA FARE Piano urbanistico, incompiute di varia natura e tante emergenze da affrontare. Il Consiglio comunale guidato da Emilio Gariazzo è atteso da una serie di sfide molto importanti, in primo luogo l'approvazione del nuovo Puc. Iglesias lo aspetta da più di trent'anni. Sul fronte urbanistico hanno fallito generazioni di amministratori. Il Puc è stato sempre presente nei programmi elettorali dagli anni Ottanta fino a oggi. Nessuno è riuscito ad approvarlo. Sarà la volta buona?
Francesco Pintore

Condividi su:

Seguici su Facebook