Il candidato del centrosinistra alle Regionali sarde si sceglierà nel giorno del compleanno di Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani, 29 settembre, già reso immortale da Lucio Battisti. Ciascuno si sfoghi con le ironie che ritiene, ma c'è da segnalare che stavolta il Pd è riuscito a evitare conte e spaccature, chiudendo la polemica sui tempi del congresso con un voto unanime dell'assemblea regionale.
L'INTESA Il miracolo di Oristano - dove si è riunito ieri il parlamentino democratico - autorizza un robusto sospiro di sollievo del segretario Silvio Lai, che ha proposto la sospensione delle ostilità . Un pezzo del partito non accettava di celebrare il congresso regionale dopo le primarie di coalizione per il candidato governatore: molto netta, in tal senso, era stata nei giorni scorsi la presidente dell'assemblea regionale, Valentina Sanna.
Ieri il segretario ha chiesto di ritirare tutti gli ordini del giorno sulla tempistica, e di convergere su tre punti: discussione sui programmi per la Regione, primarie per la leadership il 29 settembre, convocazione del congresso entro fine ottobre. Quest'ultima data dipenderà dall'arco temporale che sarà indicato a livello nazionale: l'impegno è scegliere comunque la prima data utile. «Non possiamo dividere il Pd sulla data di un congresso», ha spiegato Lai, «e dobbiamo essere subito in campo come alternativa a Cappellacci, che insiste con bugie e propaganda elettorale». «Bugie e propaganda? Forse parla di chi nel 2009 negava la crisi e il fallimento del centrosinistra», ribatterà poco dopo il governatore.
IL DIBATTITO Sulla proposta del segretario, la discussione è stata brevissima: anche perché si è capito che i numeri erano comunque dalla parte di Lai. E in ogni caso Renato Soru, finora critico sul percorso suggerito da Lai, è intervenuto subito per dare l'ok, rinunciando anche all' election day : «Da qui deve uscire un messaggio di unità », ha detto l'ex governatore, «il Pd deve ridare speranza ai sardi».
D'accordo anche Siro Marrocu e Giuseppe Cuccu («i nostri elettori ci invitano a trovare ciò che unisce, non ciò che divide»). «La decisione dell'assemblea - commenta il capogruppo consiliare Giampaolo Diana - è importantissima, e non era scontata».
La decisione finale, di fatto, è vicina all'ordine del giorno presentato da Benedetto Barranu, comunque ritirato. Anche Valentina Sanna ha rinunciato al suo, che invece chiedeva di posporre le primarie: «È una soluzione accettabile perché abbiamo una data certa per il nostro confronto interno. Si allontana il rischio di un rinvio a chissà quando».
L'ITER Le regole per le primarie saranno ora concordate con gli alleati: la scadenza per le candidature potrebbe cadere a luglio. Per ora, l'unico ufficialmente in campo è il presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, che il 14 giugno presenterà a Oristano il suo programma sulla scuola: «Finalmente il Pd è arrivato sul concetto che esprimo da novembre», ironizza lui al termine dell'assemblea, «cioè che la priorità è vincere le prossime Regionali».
Giuseppe Meloni