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L'unione sarda. Hospice, linea del silenzio della Asl dopo il siluramento del direttore Salis

NUORO. In pole position per la successione il medico del centro Gianfranca Piredda

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Il giorno dopo la notizia del siluramento del direttore dell'hospice di Nuoro il vertice della Asl professa la linea del silenzio. Decisioni e motivazioni restano tutte affidate alla sola delibera firmata mercoledì dal direttore generale Antonio Maria Soru e diventata di dominio pubblico nella giornata di venerdì. Resta in silenzio anche Salvatore Salis, il direttore defenestrato dell'hospice che d'ora in poi si occuperà di terapia antalgica e cure palliative. L'hospice, dal punto di vista funzionale e organizzativo, farà capo ad Anna Pirari, direttore del servizio di Riabilitazione e lungodegenza, e sarà legato al distretto di Nuoro, non più alla struttura ospedaliera come è stato finora. Una rivoluzione che fa molto discutere nella sanità nuorese, sebbene fuori da voci ufficiali, e suscita rumore anche tra i pazienti e i familiari approdati all'hospice, sempre molto vicini all'orami ex direttore.
POSTI LETTO La delibera di mercoledì parla di ridefinizione dell'area assistenziale e di riassetto della struttura complessa “Terapia antalgica con cure palliative con gestione dell'hospice”. Ma nulla dice se la riorganizzazione implica anche il potenziamento del personale, uno dei punti critici dell'hospice. Il centro è, infatti, attrezzato a offrire dieci posti letto in camere arredate e confortevoli per i pazienti oncologici. Ma la carenza di personale infermieristico di fatto ha ridotto la fruibilità più o meno della metà: sarebbe sufficiente a seguire quattro ospiti sebbene abitualmente siano cinque-sei i posti letto realmente garantiti ai malati che non solo dal Nuorese, ma anche da varie parti dell'Isola si rivolgono qui, punto di eccellenza della Asl.
IL SUCCESSORE L'attenzione di molti operatori in questa fase si concentra anche sulle nomine future. La delibera di Soru non cita mai il nome di Salis e neppure annuncia chi sarà il suo successore. Dispone solo il passaggio al servizio di Riabilitazione e al suo direttore Anna Pirari che, però, seguirà il centro dal punto di vista funzionale e organizzativo. Per ora manca un responsabile del team medico. Tuttavia, ci sarebbe un nome accreditato, non ancora richiamato negli atti ufficiali, ma circolato con forte insistenza nelle indiscrezioni. È quello di Gianfranca Piredda, medico dell'hospice con un'esperienza diretta nella struttura che dovrebbe essere chiamata a coordinare: lei ieri era regolarmente al lavoro.
Marilena Orunesu

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