Zona franca, oggi è il giorno della rivendicazione. Da un lato il sit-in davanti a Montecitorio con il governatore Cappellacci e il raduno a Santa Cristina con marcia sulla 131 dei movimenti, dall'altro la contromanifestazione del Pd al THotel di Cagliari.
SCHIERAMENTI DIVISI Che sulla zona franca centrodestra e centrosinistra avessero posizioni opposte si sapeva da tempo. E così, nonostante l'appello all'unità lanciato sabato dal presidente della Regione Ugo Cappellacci al Pd e ai sindaci sardi del centrosinistra, alla manifestazione organizzata nella Capitale l'opposizione non ci sarà. L'appuntamento è alle 11 davanti a Montecitorio: Cappellacci ha chiamato a raccolta i sardi e chiederà al governo l'apertura di un tavolo sul tema. La Giunta regionale si riunirà proprio oggi, sempre a Roma, dove sono attese centinaia di persone: una parte è partita ieri con il traghetto per Civitavecchia, un'altra raggiungerà la Capitale questa mattina con gli aerei.
LE RICHIESTE «Chiediamo la revisione dell'articolo 10 dello Statuto», ha detto Cappellacci, «per consentirci di essere padroni a casa nostra con vantaggi fiscali. E stiamo parlando, ad esempio, di accise: la riduzione si riflette direttamente sulle tasche dei cittadini quando si fa benzina. Secondo punto: dare attuazione ai punti franchi doganali. Terzo, far sì che il territorio sardo possa essere considerato extradoganale». A sostegno della manifestazione di Roma, si terrà un raduno da parte del Movimento per la Zona franca che, alle 9, si ritrova a Santa Cristina di Paulilatino per poi sfilare in corteo sulla Carlo Felice fino al porto industriale di Santa Giusta. La conclusione, davanti alla Prefettura di Oristano, è prevista in tarda mattinata.
I CONTRARI Il Pd e i sindaci sardi del centrosinistra, con in testa il primo cittadino di Sassari Gianfranco Ganau, saranno invece a Cagliari, al THotel, dalle 16.
LE RAGIONI Il segretario del Pd Silvio Lai ha ribadito che «non si tratta di una contromanifestazione», ma la coincidenza del giorno potrebbe servire, ha chiarito, per far vedere che «da una parte c'è chi fa sceneggiata e dall'altra chi invece fa proposte concrete». E all'appello all'unità lanciato dal governatore Cappellacci, il senatore del Pd ha replicato: «Chi governa deve trovare le soluzioni praticabili. E a chi governa», ha concluso Lai, «si chiede chiarezza e non manifestazioni elettorali». (lo. pi.)