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La nuova sardegna. Operaio travolto e ucciso da una moto

La vittima era un cantoniere della Provincia, il ragazzino alla guida dello scooter ha 17 anni: andava a scuola a Oristano cabras»tragedia sul lavoro

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di Elia Sanna

CABRAS Giovedì mattina le operazioni di ripulitura delle banchine si erano svolte senza problemi. Ieri, giorno in cui dovevano concludersi i lavori di sfalciatura dell’erba lungo le cunette, si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro. L’ultima vittima di questo tragico autunno di morti bianche nell’Oristanese è Giorgio Murtas, 59 anni, di Oristano, uno dei settanta cantonieri dell’amministrazione provinciale. Lo ha travolto un ciclomotore, uno scooter Aprilia, condotto da uno studente di 17 anni di Cabras. Il giovane era diretto a scuola: si è trovato l’operaio davanti mentre stava sistemando i cartelli di segnalazione dei lavori nella rotatoria sulla strada provinciale 6: la circonvallazione di Cabras. Giorgio Murtas è stato urtato dallo scooter e scaraventato a terra, battendo la testa. Il violento impatto con l’asfalto gli ha provocato le lesioni mortali. L’équipe medica del 118 ha tentato più volte di rianimare l’uomo ma purtroppo Giorgio Murtas è spirato tra le braccia dei soccorritori senza mai riprendere conoscenza. La tragedia è accaduta verso le 8 e 15 all’interno della rotatoria che collega la circonvallazione di Cabras con la provinciale per Torregrande. La squadra dei cantonieri della provincia era appena arrivata sul luogo di lavoro. Una decina gli operai che avrebbero dovuto ultimare i lavori di sfalciatura nelle banchine e nello spartitraffico. Avevano appena sistemato la ruspa e stavano scendendo dagli autocarri quando è accaduto l’incidente. «Giorgio stava piazzando il cartello di segnalazione accanto all’automezzo – ha raccontato ancora con le lacrime agli occhi il suo collega Salvatore Murtas – quando è arrivato il ciclomotore. Il ragazzo in sella allo scooter era diretto verso Oristano, ha investito in pieno Giorgio scaraventandolo a terra». Nessuno inizialmente ha pensato che l’incidente potesse avesse quelle terribili conseguenze, subito dopo però ci si è resi conto che le condizioni del cantoniere investito erano gravissime. I soccorsi sono stati immediati, un’ambulanza del 118 ha raggiunto il luogo dell’incidente insieme alla polizia stradale di Oristano. Il medico del 118 in servizio sull’unità mobile ha provato a rianimare Giorgio Murtas ma si è dovuto arrendere dopo diversi tentativi. La ricostruzione dell’incidente da parte della polizia stradale ha confermato che lo studente in sella al ciclomotore si è trovato l’uomo davanti all’altezza di una curva e lo ha travolto. Forse a tradire il giovane è stato anche il sole: a quell’ora del mattino era proprio ad altezza d’uomo. «È stata una fatalità – ha detto il dirigente della Polstrada, Mauro Castiello –, la moto ha investito e trascinato il cantoniere per alcuni metri, poi l’uomo è caduto pesantemente a terra e l’impatto con l’asfalto è stato fatale». Il vice comandante della Polstrada, l’ispettore Giancosimo Masala, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del magistrato del tribunale dei minori di Cagliari, ha posto sotto sequestro lo scooter e il motocarro e ha ricostruito le fasi dell’incidente. Accanto alla polizia impegnata nei rilievi c’erano anche i funzionari del settore viabilità e altri dipendenti della Provincia, arrivati sul luogo dell’incidente appena saputo che cosa era successo. «I cantonieri dovevano effettuare i lavori di ripulitura delle banchine e stavano sistemando i cartelli di segnalazione – ha raccontato visibilmente provato il dirigente del settore viabilità Piero Dau – erano appena arrivati quando è accaduto l’assurdo incidente. Un’operazione svolta tantissime volte, sempre nel rispetto delle regole e con tutte le precauzioni del caso: questa volta purtroppo si è trasformata in una tragedia».

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