Non si placa la protesta degli 85 lavoratori della formazione professionale, inquadrati nella legge regionale 47. La scadenza degli ammortizzatori sociali è fissata per domani. Da lunedì non avranno più un sostegno economico. Ciò che è emerso dopo l'incontro tra i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e l'assessore regionale del Lavoro Mariano Contu li ha lasciati con l'amaro in bocca.
La soluzione per la loro vertenza - ribadiscono i lavoratori - è l'applicazione dell'articolo 4 della legge 10, norma approvata dal Consiglio regionale (che per ora non risulta impugnata), che consentirebbe loro l'inserimento nella lista della Regione. Nel frattempo, i lavoratori hanno costituto il comitato “Articolo quattro”. L'obiettivo è promuovere iniziative e sensibilizzare l'opinione pubblica. L'incontro tra l'assessore Contu e i sindacalisti era stato convocato per discutere anche sugli operatori della formazione professionale che operavano attraverso la legge 42. Per questi, secondo la Cisl, non dovrebbero esserci problemi perché, come ha spiegato l'assessore Contu, è previsto l'inserimento nella «Lista speciale» che prevede il subentro della Regione nei rapporti giuridici ed economici tenuti con il personale e in quelli che gli enti di formazione intrattengono con gli enti locali.
È negativo invece il giudizio dato dalla Cgil, perché è emerso che ci sarebbe un testo di riforma della Formazione professionale stilato dalla Giunta senza confronto sindacale. Per il segretario generale regionale della Uil Francesca Ticca: «La politica regionale deve risolvere il problema degli operatori della legge 47 con la riforma della formazione professionale».
Eleonora Bullegas