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L'unione sarda. «Mandrolisai penalizzato»

Non è area di crisi, i finanziamenti regionali destinati altrove

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NUORO Una lettera aperta al presidente della Regione, Ugo Cappellacci e all'assessore al Bilancio Alessandra Zedda per richiamare l'attenzione sull'esclusione dei 13 comuni della Barbagia Mandrolisai dalle aree di crisi destinatarie di cospicui finanziamenti. La firma è degli assessori e dei consiglieri della Provincia di Nuoro eletti nei collegi circoscrizionali di quei territori.
«L'atto approvato dalla Giunta regionale il 14 maggio scorso - scrivono gli amministratori - individua l'elenco dei comuni ammessi, distinti per Piano di sviluppo locale, relativi ambiti e localizzazioni per ciascun comune. Non senza sorpresa per quanto riguarda la Sardegna centrale nuorese (Ottana, Pratosardo, Siniscola, Tossilo), leggiamo che gli unici comuni esclusi dall'elenco sono quelli della Barbagia-Mandrolisai, nonostante tutti gli indicatori economici e sociali siano negativi». Gli assessori Costantino Tidu (Istruzione), Paolo Porcu (Urbanistica e Trasporti), Gianfranca Logias (Cultura) insieme ai consiglieri Massimiliano Vacca (Gruppo Rifondazione Comunisti italiani), Giovanni Carboni (Gruppo Misto), Mariapaola Etzo (Irs) ricordano le criticità del territorio. «Non si capisce, quale sia stata la ratio che ha spinto la Giunta ad escludere i comuni della Barbagia Mandrolisai, con le sue quattromila imprese, dal bando sostegno dei Progetti di filiera e sviluppo locale previsti nella legge 3 del 2009».
Secondo gli amministratori provinciali l'area non può essere lasciata fuori dalla programmazione regionale fondamentale per aggredire problematiche come spopolamento e disoccupazione giovanile. «Si pone una questione di giustizia ed equità rispetto ad un territorio emarginato dai processi di sviluppo e crescita armonica. Anche la Barbagia Mandrolisai infatti vorrebbe concorrere e rafforzare il suo tessuto economico locale, migliorare l'offerta quali-quantitativa dei servizi, valorizzare e rendere fruibile in chiave ambientale il paesaggio e il patrimonio rurale».

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