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L'unione sarda. Una quota del “6” va a Bindua

Superenalotto, vinti 726 mila euro: caccia al giocatore

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IGLESIAS Una miniera di euro: non capita spesso ma a volte succede. Sabato sera la Fortuna ha deciso di fermarsi nel Sulcis Iglesiente consegnando oltre 1 milione e duecentomila euro, distribuiti tra Bindua, frazione mineraria di Iglesias, e San Giovanni Suergiu. Merito del Superenalotto che a Bindua ha portato la vincita più importante: 726 mila euro, ossia la cinquantaseiesima quota di un sistema da 560 euro giocato nel Lazio e venduto poi in tutte le ricevitorie d'Italia.
LA RICEVITORIA Nella storica ricevitoria Chessa, di fronte alla strada statale più trafficata del Sulcis Iglesiente, con un investimento di 10 euro un anonimo giocatore ha comprato la quota che gli ha permesso di vincere la somma da capogiro. Una cifra che, soprattutto in un periodo di crisi devastante come quello attuale, ha quasi del miracoloso: 726 mila euro, a chi magari campa di cassa integrazione o è disoccupato, ma anche a chi può contare su uno stipendio o la pensione, possono cambiare la vita. È quel che sussurrano, in una domenica mattina fortunata, alcuni avventori fuori dalla ricevitoria tra fragorose risate e un pizzico di invidia per il neo-vincitore. La ricerca dell'anonimo prescelto dalla dea bendata è il gioco sociale del momento, nella frazione a metà strada fra Iglesias e la costa di Gonnesa. Difficile, se non impossibile, fare ipotesi.
RESIDENTI E TRASFERTISTI Lo sanno bene i titolari: i clienti si dividono fra quelli abituali, residenti in zona, e i trasfertisti, ossia le persone che viaggiano per lavoro e che ogni giorno percorrono la statale 126 nelle due direzioni di marcia e magari si fermano nella frazione per una tappa. Antonio Angotzi, figlio della titolare della ricevitoria, sorride mentre sistema in bella vista il pannello bianco su cui è stata scritta la somma vinta. «Diciamo che è abbastanza difficile immaginare chi possa essere il vincitore - spiega - soprattutto perché siamo in un punto di passaggio. L'unica certezza è che la quota del sistema è stata comprata sabato: altro non sono proprio in grado di dire. Certo questo fatto è positivo, speriamo che il vincitore sia di questa zona». Tra scaffali colmi di giornali e libri e il bancone con le macchinette per le giocate, Franca Chessa, titolare dallo scorso anno della ricevitoria spera: «Mi auguro con tutto il cuore che il vincitore sia qualcuno di questo territorio perché con la crisi che c'è il bisogno esiste davvero».
SPERANZE E CURIOSITÀ A fine mattinata le persone in giro sono poche, ma chi entra nella ricevitoria si sofferma a leggere il cartello che indica la vincita quasi milionaria. Un caso eccezionale per un territorio che finisce alla ribalta soprattutto per le lotte dei lavoratori e la crisi impietosa. Massimo Galizia, elettricista ed ex presidente del Comitato di quartiere della frazione e un impegno costante nell'Asd Bindua, l'associazione sportiva delle tre frazioni (Bindua, Monte Agruxau e la miniera di San Giovanni) sorride e pensa a chi è senza lavoro: «Almeno oggi abbiamo una bella notizia, una vincita che può cambiare la vita; speriamo sia capitata a uno che magari adesso è in cassa integrazione o è disoccupato. Certo, se fosse un abitante di una delle frazioni sarebbe anche meglio, considerata la crisi».
Si sofferma a scambiare due battute sulla vincita al Superenalotto anche Nicola Susino, un impiego come autista degli autobus, residente nella frazione mineraria: «Sono stati vinti settecentomila euro? Beato il fortunato, speriamo sia qualcuno che ha bisogno, se poi fosse uno del posto sarebbe ancora meglio». Inutile scervellarsi su chi possa essere il vincitore: «Io no sicuramente», scherza ancora Susino, «non vinco, non ho vinto mai. Però sapere che qualcuno si porterà a casa una cifra così, fa sicuramente piacere. Almeno per lui».
BUONA SORTE In quarant'anni dietro il bancone, Gino Chessa ha visto milioni di facce di passaggio e parecchie generazioni della borgata crescere: proprietario della ricevitoria sino allo scorso anno (quando poi, spiega, l'ha ceduta alla sorella), non si stupisce troppo della vincita quasi milionaria: «Ce ne sono state parecchie in passato. Nel corso degli ultimi anni ne ricordo diverse da 10 mila, 50 mila e 120 mila. Mai nessun “6”, chissà che non sia la volta buona che cambi qualcosa qui e in questo territorio». Anche perché sabato un'altra vincita importante è stata totalizzata a San Giovanni Suergiu. «I titolari di quella ricevitoria - aggiunge - sono miei parenti: speriamo che queste vincite siano davvero di buon auspicio».
Davide Madeddu

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