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L'unione sarda. Centrosinistra, via alle primarie col rebus del doppio turno

Tra 15 giorni la raccolta delle firme: riuniti i vertici Sel e Pd

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Probabilmente il regolamento sulle primarie andrà rivisto in alcune parti perché presenta criticità, ma la priorità per Sinistra ecologia e Libertà è il programma. Su questo punto Sel, che ieri ha riunito i vertici del partito e alcuni docenti universitari, pone tre questioni fondamentali: il lavoro per i giovani, le bonifiche dei siti dismessi e dei poligoni militari e il rilancio della Vertenza entrate.
Nel frattempo la direzione Pd, a Oristano, ha dato un sostanziale via libera (venerdì in un vertice andrà ratificata dalla coalizione di centrosinistra) alla proposta del segretario Silvio Lai per iniziare a raccogliere le firme (tra 4.500 e 5.500) per le candidature in vista delle primarie del 29 settembre. Dal 15 al 30 luglio dovranno essere ufficializzate le candidature. Da quel momento sarà possibile raccogliere le firme e le candidature dovranno essere presentate entro il primo settembre. Resta ancora in forse il doppio turno, per il quale la decisione è stata rinviata alla prossima settimana, prima del vertice di coalizione. Il codice etico del partito sarà proposto alla coalizione come riferimento per definire le caratteristiche dei candidati.
Quanto alla proposta programmatica di Sel, verrà affrontata in incontri tematici che si svolgeranno nei diversi territori dell'Isola. «L'attenzione sui giovani è il fulcro del nostro programma», spiega Francesco Agus del coordinamento regionale Sel, «stiamo assistendo a una nuova emigrazione e dobbiamo riuscire a far diventare la Sardegna quel Paese in cui i giovani vogliono andare. Ma se il programma e il codice etico sono tutti ancora da scrivere occorre dare a questi temi la stessa attenzione che viene riservata alla scelta dei candidati».
Su questo punto il senatore Luciano Uras ha le idee chiare: «Il candidato ideale - dice - è quello scelto in maniera condivisa e partecipata. Non pensiamo a quale persona affidare il progetto, ragioniamo prima sul programma».

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