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L'unione sarda. Lai: «Guai a chi tocca le primarie»

Il segretario Pd: sono l’unica strada per una scelta unitaria

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Il centrosinistra decide il tavolo delle regole delle primarie venerdì alle 10, nel maxi-vertice di coalizione convocato in via Emilia. La definizione del “Regolamento delle primarie e la carta d’intenti e dei valori”dà lo spunto al segretario del Pd Silvio Lai per fare il punto sulla situazione.A cominciare dall’esigenza, sollevata da Sel nei giorni  scorsi, di predisporre un programma con cui vincolare coalizione e candidato presidente prima di procedere con le primarie. «Se l’esigenza nasce per avere più tempo per presentare i candidati, lo comprendo», scrive Lai in una lettera ai segretari di Idv, Sel, Ps, Centro democratico, Rossomori e Upc: «Tuttavia non mi sento di condividere l’ipotesi di ulteriori rinvii. Se invece parliamo di scrivere ora un programma amministrativo, lo ritengo esercizio di grande interesse culturale, ma con effetti politici limitati». LA LINEA. Per Lai, «l’unità della coalizione, le regole che strutturano i rapporti tra essa e il candidato presidente, vanno codificati in un documento sintetico, che abbiamo individuato nella carta d’intenti e dei valori». Se invece si pensa «di vincolare a un programma amministrativo i candidati alla presidenza, occorre ricordare che non si è mai fatto in nessuna delle primarie di questi quattro anni perché è con il candidato che la coalizione stipula il patto programmatico, ma soprattutto perché non si può ridurre a un confronto muscolare tra nomi la contesa: le primarie devono essere un confronto tra idee». Lai è duro contro le ipotesi di rinvio delle consultazioni, come paventato da alcune frange della coalizione: «Il tema non può essere rinviare o negare le primarie. La giudico un’ipotesi dannosa per il centrosinistra, che non può permettersi di sottovalutare ogni avversario in un quadro politico sempre meno bipolarizzato e il metodo di selezione, che abbiamo come nostro patrimonio, non va gestito passivamente ma utilizzato per fare passi in avanti. Sono sicuro che la coalizione non farà passi indietro, in direzione della conservazione». Per il segretario del Pd «le primarie vanno fatte subito. Le proposte che tendono a dilatare i tempi per cancellarle non sono accettabili se non preferiamo stare all’opposizione, piuttosto che assumerci l’esercizio del governo». Il tempo della mediazione ha un termine: «Il 29 settembre è vicino e chi guida un partito di centrosinistra dovrà scegliere se partecipare alle primarie perché siano i cittadini ad esprimersi o rinunciare, pensando che siano i suoi organismi dirigenti», conclude Lai, «a essere più legittimati». I PRETENDENTI. Nessuna novità intanto sui possibili  pretendenti. I nomi più ricorrenti, sul fronte dei candidati alle primarie, continuano ad essere quelli di Renato Soru, Francesca Barracciu, del sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, dello stesso Lai, e del segretario generale del sindacato dei giornalisti (Fnsi) Franco Siddi. In coalizione, nel frattempo, potrebbero rientrare i Verdi.
Lorenzo Piras

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