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L'unione sarda. Le Poste perdono 13 portalettere

NUORO. Tagli negli uffici di Macomer, Siniscola, Fonni, Orosei, Belvì, Tonara. Uil all'attacco

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NUORO Estate bollente per le Poste nuoresi che devono fare i conti con il piano di riassetto nazionale. Nel territorio provinciale previsto il taglio di 13 postini, mentre a livello regionale sono 235 i posti in meno. Nessun licenziamento ma la riorganizzazione porterà il Nuorese a perdere 13 posti di lavoro con il conseguente disagio per gli utenti e per gli operatori che vedranno aumentare il loro carico di lavoro.
La denuncia arriva dalla Uil Poste, unica sigla ad non aver firmato l'accordo nazionale: ieri a Nuoro ha esposto gli effetti dei tagli.
COMUNI COINVOLTI Nove i Comuni interessati, Nuoro su 26 postini ne perde 5, due saranno tagliati rispettivamente a Macomer e Siniscola, uno a testa a Fonni, Orosei, Belvì, Tonara, Lanusei e Tortolì. Non solo, mentre a Nuoro le banche aprono anche il sabato rivoluzionando il sistema del credito, le Poste periferiche di via Ballero e via Ichnusa il sabato rimarranno chiuse per tutta l'estate. La denuncia della Uil acquista maggior peso in considerazione dal fatto che, nonostante la crisi, Poste Italiane da dieci anni chiudono il bilancio in attivo: nel 2012 l'azienda ha dichiarato un miliardo e 34 milioni di euro di utili.
CONTESTAZIONI «Il taglio è fatto senza guardare la realtà territoriale - denuncia il segretario regionale della Uil Poste Angelo Medda - oltretutto con numeri sbagliati rispetto alla realtà. Quello che può accadere a Nuoro dove ci sono ritardi con la consegna della posta è evidente, si considerano degli esuberi, ma gli operatori non vanno in ferie e se si ammalano non sono sostituiti. È quindi una stranezza che a Nuoro vengono tagliate cinque zone di recapito». «I tagli - aggiunge il segretario provinciale Uil Felicina Corda - colpiranno le categorie più deboli come i pensionanti. Altra attenzione va posta sul fatto che le Poste sono un cesto del risparmio sociale che va ad alimentare la Cassa di depositi e prestiti».
I TIMORI Tredici posti in meno sono un'enormità per il territorio, nonostante un calo del 25 per cento della corrispondenza a livello nazionale dovuto delle nuove tecnologie. «Il lavoro c'è - afferma Francesco Calledda della Uil - i nostri portalettere hanno sempre la borsa piena. Per risanare non è sempre necessario tagliare sul personale, meglio un progetto di rilancio». Il riassetto secondo Donatella Sulis della Rsu porterà ad «una movimentazione selvaggia del personale che colpirà soprattutto le donne».
Fabio Ledda

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