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L'unione sarda. In Consiglio maratona sul Puc

NUORO. Il piano urbanistico di nuovo in aula per rispondere ai venti dubbi della Provincia

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NUORO Si riaccendono gli animi sul Puc che ieri ritorna in aula per l'accoglimento delle condizioni richieste dalla Provincia che ha sollecitato la revisione di alcuni passaggi della Vas, valutazione ambientale strategica. Così è di nuovo battaglia in Consiglio comunale in una seduta che dall'inizio alla fine vede fronteggiarsi maggioranza e opposizione sulla validità del piano urbanistico così come portato avanti finora.
IL DIBATTITO Oggetto del contendere le procedure fin qui seguite e le volumetrie che la minoranza ritiene sovradimensionate. Già in esordio i gruppi di opposizione Idea comune, Pdl, Città in Comune, Nuoro futura pongono questioni pregiudiziali e sospensive. Respinte a maggioranza. Ma le querelle rimbalza a più riprese nel corso del dibattito e tiene banco fino alla tarda serata.
LO SCONTRO Al centro in particolare la mancata messa a disposizione in aula della documentazione cartografica indicante le variazioni dopo l'accoglimento da parte dell'amministrazione delle prescrizioni della Provincia, poste come propedeutiche alla ratifica del Puc. La reclamano Paolo Manca di Città in Comune, Pierluigi Saiu e Giuseppe Montesu del Pdl, Marcello Seddone di Nuoro futura. Dubbi anche rispetto al fatto che così come è stato concepito il Puc possa in ultima analisi ottenere il placet della Regione. «Quello approvato nel 2012 non può essere ritenuto definitivo, la Regione e la Provincia ce lo dicono chiaramente - affonda Saiu - perché la Vas sarebbe dovuto essere redatta contestualmente non aggiunta in un secondo momento. Oggi ci chiedete di confermare un atto illegittimo, è la Provincia stessa che lo comunica chiaramente. E poi ci avevate detto che il Puc non sarebbe mai tornato in questa aula e invece eccoci di nuovo qui. L'anno scorso avete voluto correre arrivando ad approvare un piano senza Vas, e la Provincia ci ha riportato all'ordine».
L'ASSESSORE Il vicesindaco Leonardo Moro, cui è affidato il compito di chiarire il programma, ribatte: «La Regione ha solo sospeso la verifica di coerenza in attesa che sistemassimo l'argomento Vas ma non è affatto in discussione l'approvazione del Puc che questa assemblea ha fatto dodici mesi fa». Poi prosegue con l'illustrazione dello stato dell'arte: «Delle 20 prescrizioni della Provincia - dice - abbiamo accolto in toto quelle relative ai piani di azione sull'energia sostenibile, di zonizzazione acustica, impegnandoci a sopperire l'impatto del rumore con ridimensionamenti del carico di traffico e altri strumenti. Ci stiamo adeguando sull'igiene urbana e sulla gestione dei rifiuti con due isole ecologiche, una a Funtana Buddia e l'altra a Pratosardo che si è dotata anche di un impianto di compostaggio. È grande la nostra attenzione per le emergenze ambientali, anche grazie al progetto Titan di ricognizione e bonifica di 56 discariche abusive, al sistema di Su Tuvu è affidato il compito di depurare acque e reflui».
VOLUMETRIE Accettato solo parzialmente il punto 11 sollevato dalla Provincia, quello cioè su una ravvisata sproporzione tra nuove costruzioni e le effettive prospettive di crescita demografica. «Rispetto alla precedente previsione di 3500 nuclei familiari nel 2020 - fa sapere Moro - siamo scesi a 2050, quindi ci siamo già mossi in direzione di un ridimensionamento». Ma su un presunto eccesso di mattone, sia Pdl, sia Idea comune, incalzano: «Troppo cemento». Contestazione alla quale il vicesindaco replica rimarcando: «Non stiamo saturando gli spazi, anzi. Grazie allo strumento della perequazione potremo avere più parchi e aree verdi a costo zero, con un semplice scambio con i privati che cedono proprietà in cambio di volumi senza ricorrere agli espropri che avrebbero gravato sulle casse».
Francesca Gungui

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