Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Matrìca premia gli agricoltori

CHIMICA VERDE. Firmata l'intesa con Coldiretti per la produzione del cardo

Condividi su:

L'esame di maturità per il cardo “cynara cardunculus” che Matrìca utilizzerà negli impianti della Chimica verde di Porto Torres è previsto fra quindici giorni. L'esaminando gode buona salute. A meno di tre anni dalla prima coltivazione, che interessa 200 ettari di terreni non food, è alto fra i due metri e mezzo e i tre. È un bel colpo d'occhio quello che offre, a due passi dalla vecchia strada provinciale per Stintino, grazie al fiore violaceo cresciuto in cima. Matrìca spera di ottenere dalla raccolta 20 tonnellate per ettaro di prodotto.
La Coldiretti crede al progetto e punta a coinvolgere gli agricoltori proprietari di terreni in aree marginali della Nurra. Alcuni di loro c'erano anche un anno fa in occasione del primo sopralluogo all'impianto sperimentale del cardo: «Ora vogliamo che siano presenti alla trebbiatura, conoscano la produttività della specie e i vantaggi che possono derivare anche a loro se decideranno di mettere a coltura i loro terreni», dice con convinzione Battista Cualbu, presidente della Coldiretti Sardegna.
L'INTESA Ieri, in una giornata assolata e finalmente estiva, Matrìca e Coldiretti hanno sottoscritto davanti ai campi un protocollo d'intesa che prevede per gli imprenditori agricoli che aderiranno al progetto «il finanziamento per due anni delle spese da sostenere per la preparazione del terreno, la coltivazione e le operazioni colturali relative alle diverse fasi di crescita del cardo». Matrìca, inoltre, corrisponderà agli agricoltori associati alla Coldiretti il valore del seme e della biomassa del cardo preventivamente dichiarati «garantendo la compensazione del differenziale tra quanto ricavato dalla coltura e quanto anticipato dall'azienda». A partire dal secondo anno, come premio per la messa a disposizione del terreno e della buona resa in seme ottenuta, i soci della Coldiretti otterranno una quantità di farina proteica che potranno utilizzare per l'alimentazione del bestiame e per la vendita».
NUOVE SPERIMENTAZIONI Dal cardo nasceranno nuove sperimentazioni. Una è già in corso: «Vorremmo fare il miele di cardo non food», dice soddisfatto Andrea Di Stefano, responsabile dei progetti speciali Novamont. «E arrivare a sfruttare tutte le parti della pianta». Catia Bastioli, presidente di Novamont, società che con Versalis (Eni) costituisce la joint venture che ha preso il nome di Matrìca, è fiduciosa: «Abbiamo cominciato in solitudine il nostro viaggio ma siamo arrivati a una tappa importante. L'accordo con Coldiretti ci offre la possibilità di allargare la produzione e agli agricoltori di mettere a frutto, senza spendere un euro, terreni in larga parte abbandonati».
Gibi Puggioni

Condividi su:

Seguici su Facebook