Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Low cost, salvagente europeo

VOLI. Con le nuove regole della commissione Ue più sostegno all'insularità

Condividi su:

Potrebbe essere la finestra giusta per aprire la strada al definitivo consolidamento delle low cost nell'Isola, senza timore di andare incontro a sanzioni e blocco dell'attività. Le nuove linee guida messe a punto dalla Commissione europea per andare incontro alle esigenze del mercato del trasporto aereo in Europa, con una regolamentazione più stringente degli aiuti di Stato concessi ad aeroporti e compagnie, ma anche la previsione di una sorta di “sanatoria” per chi ha concesso contributi al funzionamento dell'aeroporto con l'obiettivo di far crescere il traffico, potrebbero rappresentare un salvagente per gli scali sardi e la Regione, nel mirino della Ue per le risorse assegnate sotto forma di contributi al marketing con l'obiettivo di stimolare il traffico aereo grazie all'apporto dei vettori a basso costo.
Le linee guida sono state illustrate nei giorni scorsi dalla Commissione Ue, che ora ha avviato una consultazione pubblica sulla quale «la Regione può e deve dire la sua», spiega Mario Peralda, direttore dell'aeroporto di Alghero, uno dei primi scali ad aver inaugurato una strategia di crescita basata anche sulle low cost.
«In diversi punti delle linee guida si parla di un profilo di compatibilità degli aiuti per le rotte che hanno carattere sociale o, e questo può essere il caso, collegano regioni isolate, isole o aree con bassa popolazione», osserva Peralda. La parola chiave, dunque, è «compatibilità». È questo il termine che potrebbe permettere alla Regione di superare l'ostacolo dei presunti aiuti di Stato per i fondi concessi agli scali come sostegno allo sviluppo del turismo e alla destagionalizzazione. «È chiaro che questo non significherà assenza di regole», aggiunge Peralda, «ma gli orientamenti contenuti nelle linee guida ci permettono di guardare alla situazione degli aeroporti sardi con più ottimismo, proprio grazie al concetto della “compatibilità”, grazie a una maggiore sensibilizzazione verso il principio di insularità contenuto peraltro anche negli emendamenti proposti dall'europarlamentare sardo Giammaria Uggias».
In altri termini, vista la nostra condizione di insularità ogni strumento (dalle politiche low cost alle gare per la continuità territoriale nei collegamenti con i maggiori scali nazionali) assicura alla Sardegna «uno sviluppo coerente con le esigenze primarie di trasporto dettate dal comparto del commercio e dell'industria, da quello turistico e soprattutto dal sacrosanto diritto alla mobilità dei sardi», conclude Peralda. ( g. d. )

Condividi su:

Seguici su Facebook