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La nuova sardegna. Fondi comunitari, Coldiretti appoggia la linea Cappellacci

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CAGLIARI Le proposte del presidente della giunta regionale alla Commissione Isole della conferenza delle aree periferiche e marittime dell’Unione europea possono essere la chiave di volta per rendere i fondi comunitari realmente a «misura di Sardegna». A sostenere la lineadella Regione sono i vertici della Coldiretti (Marco Scalas e Luca Saba) all’indomani dell’allarme lanciato sulle nuove regole proposte dall’Ue che potrebbero causare svantaggi all’isola. Nei giorni scorsi, la Coldiretti aveva espresso preoccupazione per le regole di transizione verso il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che inseriscono l’indennità compensativa tra le misure non finanziabili nel 2014. «Si prefigurano meccanismi – hanno sostenuto Scalas e Saba – che rendono necessario una strenua difesa delle specificità delle isole. È il momento di mettere sui tavoli trattative proposte valide e concrete, altrimenti si corre il rischio di essere fagocitati in meccanismi propositivi che svantaggiano le economie più deboli». «È per queste ragioni – hanno aggiunto i vertici dell’organizzazione di categoria – che il turno della Sardegna alla presidenza della Commissione deve rappresentare un punto di partenza. Si tratta di supportare meccanismi che determinino un sistema di dotazioni aggiuntive e di specialità normative. Questa consapevolezza trova sostanza nel manifesto proposto da Cappellacci al Crpm: sicurezza alimentare (certezza della risorsa e qualità), ambiente (agricoltura sostenibile, acqua, biodiversità) ed equilibrio territoriale (mantenimento dell’agricoltura nelle zone interne, agroalimentare, turismo, tradizioni locali, identità sociale) possono diventare contenuti di una proposta legislativa che, in sede europea, possa dare il via a un Psr Sardo».

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