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L'unione sarda. Dopo la grandinata piano di protezione civile

NUORO. Deiara: «Da discutere in aula entro l'estate»

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NUORO È bastato un temporale tanto improvviso quanto violento per creare un torrente nel centralissimo Corso Garibaldi, mandare a fuoco una cabina dell'Enel in via Trieste, e riproporre a Mughina il problema di una condotta di raccolta delle acque sottodimensionata. Criticità che si aggiungono a quelle note di rioni come Monte Jaca, e Prede Istrada, o di via Magellano, viale Costituzione o di tante altre zone della città. Anche per questo l'assessore comunale all'Urbanistica Mondino Deiara vuole dare un'accelerata al piano di protezione civile che dovrebbe essere discusso in aula entro l'estate. «In questi anni abbiamo lavorato per l'istituzione della Protezione civile e la realizzazione dei piani di emergenza anche con lo studio del territorio comunale individuandone le criticità sulla base dei rischi come frane, incendi e inondazioni. Un piano che sviluppa tutti gli scenari di possibile rischio, Ogni anno pensiamo alle pulizia delle caditoie, ma non basta. Eventi come quello dell'altro giorno - ammette Deiara - sono amplificati perché nel nostro territorio si è costruito male e questo porta all'aggravarsi delle criticità. La nostra è una città sviluppata in maniera scomposta con l'amministrazione che ha sempre dovuto inseguire. Oggi investire in risorse e rimediare a quegli errori costa di più di quanto non consti far prevenzione. Adesso aspettiamo lo studio per capire dove e come sia necessario intervenire».
F. Le.

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