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L'unione sarda. Idv, lo scontro adesso si sposta in Procura

NUORO. Sulas: io querelo

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NUORO Finisce in Procura lo scontro senza esclusione di colpi nell'Idv nuorese. L'assessore Tore Sulas ha annunciato una querela per diffamazione contro il presidente del Consiglio Gianni Salis. «Dalle carte - scrive Sulas - risulta che ho versato il mio contributo volontario sul conto dell'Idv provinciale, somme identiche a quelle versate da Salis».
«TROMBATO ED ELETTO» L'attacco di Sulas al presidente del Consiglio si fa più ficcante quando l'assessore ricorda a Salis che «per entrare in Consiglio comunale si è presentato da sindaco a ridosso della chiusura delle liste e, non essendo stato eletto, ha dovuto beneficiare di una modifica statutaria visto che l'Idv non prevedeva per un candidato sindaco l'elezione a presidente del Consiglio». Poi Sulas inizia la guerra dei numeri («mi pare che i candidati presentati da Salis non abbiano preso, messi insieme, la metà dei miei voti»), e respinge l'accusa di assenza alla vita di partito. «Il sottoscritto - dice - ha provveduto a verbalizzare le riunioni che hanno coinvolto la segreteria cittadina e l'ex segreteria provinciale, riunioni alle quali Salis non ha mai partecipato».
QUESTIONE DI SOLDI Infine il capitolo più spinoso, quello delle indennità. «Percepisco - incalza l'assessore - la stessa indennità di Salis che,rispetto a me, si vede applicata un'aliquota Irpef superiore, in quanto ha preferito svolgere l'attività politica continuando nel suo lavoro di dirigente Asl che gli consente di acquisire nel complesso un reddito lordo superiore a 112 mila euro annui. Per fortuna a breve dovrà scegliere, visto il conflitto d'interessi, previsto dalla norma anti-corruzione da poco entrata in vigore». Poi la presa d'atto sui bilanci regionali dell'Idv. «Apprendo con soddisfazione - conclude Sulas - che risultano certificati da un organismo esterno, che non avrà problemi a certificare il versamento delle quote relative all'ultimo mancato tesseramento del sottoscritto e di altri numerosi iscritti».
Fabio Ledda

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