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L'unione sarda. Gestione rifiuti: «Spegnete gli inceneritori»

TONARA. Convegno

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TONARA Una gestione sostenibile dei rifiuti che cancelli la logica della combustione. È in sintesi il messaggio lanciato a Tonara durante il convegno organizzato dalla Comunità montana Barbagia-Mandrolisai «Vogliamo arrivare al superamento degli inceneritori - spiega Franco La Croce, uno dei promotori del dibattito - che creano solo danni all'ambiente e alla salute pubblica».
IL DIBATTITO Dopo i saluti e l'intervento del sindaco di Tonara Pier Paolo Sau, sono stati i relatori a parlare di alternative. «Lo smaltimento dei rifiuti - ha spiegato Domenico Scano, radiologo e vicepresidente Isde Sardegna - è uno dei problemi più urgenti da affrontare. Noi medici per l'ambiente, siamo contro gli inceneritori perché sono un'industria insalubre». Dal canto suo l'ingegnere Ivo Carboni ha definito gli impianti di incenerimento «un obbrobrio anche dal punto di vista tecnico» contestando politici e burocrati regionali che perseverano nel proseguire su questa strada anche se «si danneggia l'ambiente e la salute dei cittadini, precludendo la possibilità di ottenere fondi europei». Da ex assessore provinciale all'Ambiente, Carboni ha le idee chiare anche sull'inceneritore di Macomer: «Vogliono investire 42 milioni, quando ne basterebbero appena 10 per creare il centro di riciclo integrale, unica alternativa che garantisce basse spese , numerosi posti di lavoro, zero costi sanitari, niente danni all'ambiente e bollette meno salate» Se poi il Governo riuscirà veramente ad abolire le Province, i Comuni saranno i primi interlocutori di Stato e Regione e dello Stato. «Allora l'unica via per faer sentire la propria voce - ha concluso Ivo Carboni - è quella dell'Unione dei Comuni.
GLI AMMINISTRATORI «Un incontro molto utile - ha commentato Gigi Littarru, presidente della Comunità montana e moderatore del dibattito - fondamentale per capire cosa c'è dietro lo smaltimento dei rifiuti. Ci fanno trasportare l'umido a Mores, il secco a Tossilo, che, brucia soltanto senza valorizzare gli scarti. I cittadini pagano troppo».
Massimo Melis

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