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L'unione sarda. Ospedale a corto di medici

NUORO. Quattro assunzioni tampone evitano la paralisi al Pronto soccorso

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NUORO Ventiquattro dipendenti Asl sono in aspettativa. Ben quindici di loro sono medici del San Francesco. E tre lavorano al Pronto soccorso, insieme a una collega che è assente per maternità. All'ospedale di Nuoro diversi reparti boccheggiano anche perché le sostituzioni di personale, che dà forfait per ragioni di ricongiungimento familiare, assunzione di incarichi amministrativi o altri motivi, non sono semplici.
QUATTRO PER QUATTRO Restando al Pronto soccorso - in cui il problema delle carenze di organico è stato molto spesso motivo di lagnanze - la Asl è riuscita a tamponare la falla. Dopo una nota indirizzata alla direzione generale dell'azienda dal primario Stefano Sau («grave carenza di personale medico»), lo stesso manager Antonio Maria Soru il 4 luglio scorso ha firmato l'assunzione a tempo determinato di altri quattro medici per rimpiazzare quelli assenti, fino al loro rientro.
COSTI LIMITATI Per le casse della Asl le sostituzioni non rappresenteranno di certo un salasso. Tre dei medici che non lavorano sono in aspettativa senza assegni, per l'azienda l'unico costo aggiuntivo (la spesa presunta è complessivamente di 35 mila euro) è rappresentato dallo stipendio dello specialista che prende il posto della collega in maternità. L'esborso andrà a gravare sulla voce del conto “Competenze fisse del personale ruolo sanitario - dirigenza medica e veterinaria”. Sostanzialmente, ordinaria amministrazione.
IL RIENTRO DEL SINDACO In aspettativa, fino a poco tempo fa, c'era il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi, ematologo. Ma da qualche mese il medico ha deciso di tornare al suo lavoro in ospedale, considerando i suoi impegni istituzionali compatibili con quelli professionali. Una scelta apprezzata da più parti, anche se qualche rituale polemica la politica non se l'è fatta mancare.
T. Pl.

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