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L'unione sarda. Giunta e manovra: tutti contro tutti

Oppi si dimetterà da assessore, Udc verso l'appoggio esterno?

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Non era concordata con Ugo Cappellacci, la proposta di Giorgio La Spisa di non approvare la Finanziaria. Anzi, il governatore non avrebbe gradito l'uscita del suo vice: ma va detto al condizionale, Cappellacci non rilascia dichiarazioni ufficiali per non accendere i riflettori sulle divisioni in maggioranza. Però stasera i nodi verranno al pettine: la Giunta è convocata per le 18.30, all'ordine del giorno figura un sibillino «Determinazioni sulla manovra finanziaria 2013». Che non vuol dire approvazione.
IL VERTICE Da tempo si sussurra di un rapporto non più idilliaco tra il presidente e l'assessore al Bilancio. Ora la proposta di andare avanti con l'esercizio provvisorio, annunciata direttamente alla stampa, rischia di complicare la situazione, al di là della ragionevolezza delle motivazioni (inutile votare la Finanziaria, ritiene La Spisa, se il patto di stabilità la rende inattuabile).
Probabile che Cappellacci ne voglia discutere in un vertice di coalizione: ci si aspetta la convocazione da un momento all'altro, di sicuro la solleciterà oggi il capogruppo del Pdl Pietro Pittalis, preoccupato della tenuta della maggioranza.
IL CASO UDC Forse, prima ancora dell'incontro collegiale, il governatore vedrà Giorgio Oppi, che sabato ha confermato al direttivo dell'Udc le sue dimissioni dall'assessorato dell'Ambiente, più volte annunciate: giovedì 15 dovrebbe essere il grande giorno.
Ma non c'è certezza sullo scenario che si aprirà subito dopo. Oppi ha già un successore designato, è il consigliere regionale gallurese Andrea Biancareddu. Ma lo stesso segretario, due sere fa, riunendo i vertici del partito non ha escluso che i centristi passino all'appoggio esterno alla Giunta. Il che comporterebbe l'addio dell'altro assessore dell'Udc, Sergio Milia (Pubblica istruzione). «Siamo in maggioranza - ha ribadito in sostanza Oppi ai suoi - ma a patto che si facciano le cose in programma: altrimenti no».
GLI ALLEATI L'Udc sembra comunque contraria alla linea di La Spisa in materia di Finanziaria. E così gli altri alleati: «La Giunta dovrebbe evitare di creare essa stessa più danni di quanti ne crea il governo», sottolinea il leader dei Riformatori Michele Cossa, «certe gravi decisioni sarebbero incomprensibili se adottate senza un confronto: e non dico con la maggioranza, ma con tutto il Consiglio». Quanto alle minacce dell'Udc di far finire anticipatamente la legislatura, «la faremo finire noi, se non si procede sulla Costituente e sulle riforme di Province ed enti strumentali». «Non possiamo andare avanti con l'esercizio provvisorio e consumarci le ginocchia», taglia corto il capogruppo sardista Giacomo Sanna: «Quello esternato da La Spisa è un pensiero personale dell'assessore».
Giuseppe Meloni

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