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L'unione sarda. «Agricoltura anticoloniale»

Cooperativa sulle ceneri della grande industria

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MACOMER Dalle ceneri della grande industria, sta nascendo la prima vera cooperativa agricola del Marghine, per la produzione, la coltivazione e la vendita dei prodotti locali. L'iniziativa parte dal consigliere comunale e imprenditore Gavino Guiso, che sta raccogliendo diverse adesioni non solo a Macomer, ma anche nell'hinterland.
«I prodotti agricoli costituiscono la vera vocazione di questa cittadina, un tempo capitale del formaggio», dice Guiso. «La ripresa sociale, culturale ed economica deve necessariamente passare attraverso il rilancio del settore produttivo primario, con l'obiettivo di affrancarci dal colonialismo strisciante su tutto ciò che consumiamo in Sardegna. La ripresa della produzione, di qualità e di nicchia, deve servire innanzitutto a restituirci la dignità perduta. Ci hanno lasciato in braghe di tela e abbiamo perso l'unica cosa che ancora avevamo prima della finta rivoluzione industriale: la conoscenza di come si fanno le cose. La crisi economica globale, che colpisce in modo ancora più grave le regioni come la Sardegna e i territori come quelli del Marghine, fortemente deindustrializzati, deve spingere tutti a ripensare l'attuale e superato modello di sviluppo».
ANCORA DI SALVEZZA La convinzione di Guiso nasce da un dato di fatto: nell'area industriale di Tossilo e quella produttiva di Bonu Trau, dal crollo industriale, che ha mietuto centinaia di posti di lavoro, hanno resistito e si affermano sempre di più le aziende agro alimentari, in particolare il caseificio Foi-Auricchio, la Lacesa, la Tosform, il gruppo Forma per le carni e altre attività che reggono alla forte spinta della crisi con la commercializzazione dei prodotti agricoli. «Se diamo uno sguardo nell'area di Tossilo - dice Guiso - a resistere al ciclone della crisi sono state proprio le aziende agricole, che hanno investito e creato nuova occupazione». Attorno a queste aziende nasce l'esigenza di un ritorno al passato e quindi a scommettere sulla cooperazione nel campo agro alimentare. «Ognuno - dice Guiso - nel proprio piccolo, può e deve fare la propria parte per mettere in discussione un sistema economico che ci ha costretto a vivere secondo un modello ormai superato ed iniquo, oltre che totalmente insostenibile da un punto di vista economico, sociale ed ambientale».
MODELLO RIVOLUZIONARIO Una iniziativa che viene considerata un modello di sviluppo rivoluzionario basato sul concetto di solidarietà tra l'impresa, i lavoratori ed i mezzi di produzione, in una visione che richiami lo schema solidale del cooperativismo. Da qui la pressante esigenza di far nascere la cooperativa agricola del Marghine. Per aderire è sufficiente contattare il protagonista dell'iniziativa, inviando una email all'indirizzo gavinoguiso@live.it, oppure telefonando al numero 3496997442.
Francesco Oggianu

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