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L'unione sarda. Scuola, 146 nuove assunzioni

La Cisl: «Ma il personale non docente ha perso 2mila posti in 5 anni»

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Si riapre la partita sugli organici della scuola relativi al personale tecnico e amministrativo (gli “Ata”). Il ministero dell'Economia ha sbloccato le assunzioni, congelate per un anno, dando il via libera a 146 immissioni in ruolo in Sardegna su un totale di 5300 in tutta Italia. La fetta più grossa di assunzioni (129) spetta ai collaboratori scolastici (i vecchi bidelli, per intenderci), il resto viene spartito tra gli altri profili, 7 cuochi, 4 addetti alle aziende agrarie, 3 guardarobieri e 3 infermieri. Restano fuori assistenti amministrativi e tecnici, oltre che direttori dei servizi amministrativi (Dsga).
IL RISULTATO «Alla grande soddisfazione per l'avvenuta autorizzazione alle nomine si aggiunge il rammarico per l'esiguità della disponibilità di posti determinata dai pluriennali tagli all'organico», denuncia la segreteria regionale della Cisl scuola che, in una nota, ricorda il «massacro» subito dal 2007 a oggi e che ha ridotto la categoria degli Ata di 1.967 dipendenti, portando gli organici a 6.665 posti contro gli 8.634 di cinque anni prima (2007-2008). I 146 nuovi posti corrispondono al numero dei pensionamenti. «Dal primo settembre altri andranno in pensione e speriamo di recuperare altri posti in vantaggio delle categorie rimaste all'asciutto», spiega la segretaria regionale della Cisl scuola, Maria Giovanna Oggiano, «i 146 assegnati sono irrisori rispetto alle esigenze reali e solo pochissimi raggiungeranno l'agognata tranquillità del lavoro stabile. Il sindacato si batterà perché nella ripartizione dei 3.343 nuovi posti, da autorizzare per il prossimo anno scolastico, la Sardegna recuperi terreno».
ANOMALIA SARDA L'Isola, d'altra parte, ha già pagato il prezzo più alto (318 posti in meno rispetto a quelli dovuti) della programmazione ministeriale 2009-2012. «I tagli subiti - sottolinea Oggiano - incidono anche sulle immissioni in ruolo: meno posti in organico, meno pensionamenti, meno assunzioni. Ora ci batteremo perché i profili esclusi vengano recuperati con le nuove assegnazioni».
RICORSI Altro fronte caldo è quello dei precari abilitati o abilitandi esclusi dalle graduatorie. Il Codacons li chiama a rapporto annunciando una maxi-causa collettiva al Tar per impugnare il decreto 2013 che, con le nuove regole, «discrimina alcuni insegnanti in violazione del diritto alle pari opportunità nell'accesso al pubblico impiego». I docenti sardi possono aderire al ricorso seguendo le procedure indicate sul sito www.codacons.it. (c. ra.)

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