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L'unione sarda. Continuità, guerra a 360 gradi

Meridiana chiede al Tar di fermare le gare su tutte le rotte

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È lotta a tutto campo sulla Continuità territoriale aerea. Meridiana da un lato si siede al tavolo con la Regione, in occasione della Conferenza dei servizi preparatoria alla gara sulle nuove tariffe scontate per le rotte dagli scali sardi verso Roma e Milano, e dall'altro prepara un ordigno da inviare al Tar della Sardegna per bloccare proprio la gara sulla Continuità.
I tre bandi, quelli per affidare le rotte da Alghero, Olbia e Cagliari, scadono tra il 26 e il 28 agosto. Entro quella data, le compagnie interessate dovranno presentare le domande di partecipazione a meno che oggi il Tribunale amministrativo della Sardegna non sospenda con un decreto urgente, sulla base della richiesta presentata da Meridiana, le gare in atto, per poi discutere il ricorso nel merito il 18 settembre. E non solo sull'Alghero-Fiumicino, come si era appreso in un primo momento, ma su tutte le rotte, compresa la Cagliari-Roma, secondo indiscrezioni l'unica appetibile per i vettori. L'udienza davanti al Tar della Sardegna è fissata per questa mattina alle 12, anche se appare strano che la compagnia si sia rivolta al tribunale amministrativo sardo e non a quello del Lazio per contestare un provvedimento contenuto in un decreto del ministero dei Trasporti.
LE CONTESTAZIONI La compagnia sarda, in sostanza, chiede che sia possibile accedere non solo agli atti di gara ma anche a quelli che hanno portato alla preparazione del bando e ai calcoli utilizzati per arrivare a quantificare le compensazioni in denaro, che complessivamente superano i 40 milioni di euro all'anno. L'obiettivo, dunque, è accedere a questo tipo di informazioni, ma i legali della compagnia guidata da Roberto Scaramella, per arrivarci, elencano una lunga serie di contestazioni, definendo i bandi «illegittimi». A iniziare dal fatto che le compensazioni finanziarie assegnate ai vettori aerei, a loro dire, «prevedono importi assolutamente inadeguati a garantire la sostenibilità economico-finanziaria della gestione dei servizi aerei secondo gli oneri di servizio pubblico».
PIÙ SOLDI Si torna, dunque, all'autunno scorso quando la gara per la continuità territoriale andò deserta proprio perché, a detta delle compagnie, i rimborsi assegnati dalla Regione non erano sufficienti a garantire la copertura delle tariffe scontate per residenti e non. Oggi, passati dieci mesi, si utilizza un'argomentazione diversa ma per dire la stessa cosa: «Dateci più soldi». Per arrivare a far passare questo concetto, i legali di Meridiana affermano nel ricorso depositato al Tar che «gli importi massimi delle compensazioni finanziarie sono stati determinati in violazione del principio di trasparenza, in particolare non sono noti gli elementi valutati e i criteri applicati ai fini della determinazione degli importi massimi e la Regione si rifiuta di consentire l'accesso agli atti della Conferenza dei servizi di determinazione di detti importi».
ONERI ECCESSIVI Peraltro, i legali della compagnia sarda contestano la quantificazione dei rimborsi in denaro dovuti per garantire le tariffe scontate (per nove mesi all'anno per residenti e non, e durante l'estate soltanto per i sardi ma con un tetto massimo che si dovrebbe aggirare intorno ai 100-120 euro a tratta anche per i turisti) in relazione alla «eccessiva estensione dell'ambito di applicazione delle tariffe», alla «eccessiva durata dell'affidamento esclusivo» delle rotte, «all'imposizione di frequenze giornaliere eccedenti quanto necessario per garantire gli standard minimi del servizio pubblico» e infine «l'imposizione ai vettori di alcuni ulteriori obblighi che esulano manifestamente dalle necessità del servizio pubblico».
Giuseppe Deiana

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