Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Donna ustionata dai pantaloni “made in China”

NUORO. Gravi bruciature

Condividi su:

NUORO Aveva acquistato un paio di pantaloni neri in un negozio cinese di Nuoro: dopo averli indossati la donna ha avuto una reazione allergica che i dermatologi dell'ospedale San Francesco hanno paragonato a un'ustione di terzo grado. La notizia è stata diffusa su Facebook da un amico della donna. In poche ore la pubblicazione ha ricevuto centinaia di condivisioni e commenti. «Vi chiedo di divulgare quanto accaduto, in modo da evitare che altre persone abbiano gli stessi problemi», ha scritto l'autore dell'annuncio.
IL CASO I pantaloni killer hanno aggredito la pelle di una donna che li aveva acquistati in un negozio gestito da imprenditori con gli occhi a mandorla. I primi sintomi giovedì pomeriggio: sulla gamba destra sono comparsi puntini rossi, e poi sintomi di bruciore e dolore hanno costretto la donna a precipitarsi, sabato mattina, all'ospedale. Adottate le prime precauzioni, i dermatologi del San Francesco hanno comparato la ferita della pelle a un'ustione di terzo grado. L'ipotesi più probabile è che col caldo e il sudore, il tessuto (fibre sintetiche) e i coloranti abbiano sprigionato sostanze tossiche causando la dermatite. «L'intervento immediato - si legge nel post - ha evitato il peggioramento: la dermatite avrebbe potuto estendersi anche alle parti intime dove i danni sarebbero stati molto più seri».
IL PASSATO Già in precedenza si erano verificati casi analoghi con diverse persone costrette a ricorrere al pronto soccorso. Ne dà conto anche il popolo di Facebook che, nel commentare la notizia, ha snocciolato i consigli e le precauzioni più disparate. Più di un utente ha invocato maggiori controlli nei grandi magazzini cinesi, altri hanno invece sconsigliato in maniera categoria l'acquisto di biancheria intima.
Giovanna Falchetto

Condividi su:

Seguici su Facebook